Peggiorano i rapporti tra cittadini e PA, sia a livello di amministrazione centrale che locale: è quanto emerge dal Dossier Cittadinanzattiva presentato al convegno del Forum PA Semplificazione e qualità della pubblica amministrazione: fatti, distanze e proposte.
Il diritto all’informazione viene negato nel 31% dei casi con una percentuale di proteste del 9% maggiore rispetto allo scorso anno. Tra le cause di questa condizione le frequenti violazioni del diritto all’informazione, alla tutela e a servizi di qualità con gravi ripercussioni sugli obblighi di trasparenza e sicurezza che gli enti pubblici hanno nei confronti dei cittadini.
Il documento presenta un’analisi dettagliata dei servizi di utilità pubblica maggiormente soggetti alle lamentele. Al primo posto il Fisco, con il 28% delle segnalazioni, per i tempi di attesa per i Rimborsi Irpef ancoro troppo lunghi (dai 5 ai 10 anni), procedure troppo complesse per la presentazione delle richieste di Agevolazioni fiscali, gli errori di conteggio per le Deduzioni/detrazioni fiscali e la presenza delle cosiddette Cartelle pazze, le richieste di tributi infondate.
Seconde in classifica le Pratiche amministrative e autocertificazione con il 25% delle segnalazioni per le difficoltà di richiesta e consegna dei moduli di rilascio dei documenti e i tempi per cambi di residenza o passaggi di proprietà.
Seguono il settore Multe, con 17% delle segnalazioni relative a contestazioni e dubbi sulla detrazione dei punti della patente; Welfare (14% delle segnalazioni) per il mancato accesso agli atti soprattutto in merito alla richiesta di pensioni di invalidità/anzianità, e altre prestazioni sociali; e Giustizia per il reperimento di informazioni sulle competenze del giudice di pace.
Per prendere visione del dossier completo basta collegarsi al sito www.cittadinanzattiva.it.