Durante la campagna elettorale, la digitalizzazione della pubblica amministrazione è stata indicata da tutti gli schieramenti politici come una delle risorse chiave per recuperare i fondi necessari all?attuazione dei programmi di governo.
Fabio Pistella, presidente del Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (Cnipa), non è della stessa idea.
Secondo Pistella, l’Italia avrebbe tutti i prerequisiti tecnologici e legislativi per non trovarsi in ritardo rispetto alle conquiste “digitali” degli altri paesi europei, ma ancora non avrebbe fatto il possibile per sostenere un’adeguata diffusione della “cultura informatica”.
Un dato importante da valutare, che conferma le tesi di Pistella, è il rapporto tra il numero crescente di utenti di Internet e il numero di “rapporti virtuali” tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni, paradossalmente in calo.
Per il presidente del Cnipa non si tratta soltanto di contenere l’ammontare totale della spesa tramite la digitalizzazione e la dematerializzazione, ma anche di razionalizzarla, canalizzando le risorse verso investimenti che stimolino l’accrescimento delle capacità produttive in modo ciclico (il cosiddetto “effetto feedback“).
Per stimolare l’utilizzo della rete finalizzato all’adempimento delle pratiche burocratiche è cruciale l’abbattimento del “digital divide“, cioè della disparità di accesso alle nuove tecnologie in diverse aree del territorio nazionale.
«Si tratta di un investimento altamente remunerativo sia economicamente che culturalmente», afferma Pistella, che suggerisce al nuovo governo di agire in continuità con quello precedente (che si era dato l’obiettivo di abbattere il digital divide entro la fine del proprio mandato).
Per quanto riguarda le richieste al nuovo esecutivo, Pistella ha le idee chiare: Il Cnipa ha bisogno di maggiori responsabilità «nell’ambito dei ministeri senza portafoglio, in particolare per quanto riguarda la dimensione dei rapporti con le regioni e gli enti locali».
Un’esigenza fondamentale, data la natura multilivello (nazionale-regionale-locale) della macchina amministrativa. Un’altra richiesta è un maggiore coordinamento interministeriale sul tema poiché l’obiettivo comune della digitalizzazione necessita di un approccio condiviso da più soggetti decisionali.