L’Associazione PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org, lancia una campagna di finanziamento a sostegno dell’attività di volontariato contro l’emarginazione tecnologica, attraverso la raccolta del 5 per mille dell’IRPEF.
Gli scopi dell’associazione sono quelli dello sviluppo e della promozione dei software e dei formati aperti, in particolare PLIO sostiene il prodotto OpenOffice.org che risulta essere “de-facto” la più diffusa alternativa agli applicativi con licenza d’uso che utilizzano formati proprietari.
È la prima volta che un’associazione con tali finalità ha accesso a questo tipo di fondi, ma si tratta «di una grande opportunità per il superamento del digital divide», come afferma Davide Dozza, Presidente dell’Associazione PLIO.
OpenOffice.org è una suite di applicazioni per l’ufficio che può essere usata liberamente e gratuitamente da qualsiasi individuo e per qualsiasi scopo, e quindi abbatte una parte importante dei costi di accesso all’information technology.
«Per questo motivo – continua Dozza – è fondamentale per il mondo delle scuole, in quanto permette a tutti gli studenti che hanno un PC di avere gli strumenti di base per scrivere, fare calcoli, presentazioni e disegni, e gestire database».
Ed è altrettanto fondamentale per la Pubblica Amministrazione, in quanto permette di ridurre la spesa per l’information technology e dirottare i soldi pubblici su iniziative più costruttive rispetto all’acquisto delle licenze di software proprietari che hanno le stesse funzionalità.
L’Associazione PLIO utilizzerà i fondi per la distribuzione del software, la stampa dei manuali, l’organizzazione di eventi e manifestazioni di tipo divulgativo, oltre che seminari di presentazione.