Il 12 dicembre 2007 il presidente della Repubblica francese ha presentato un’ampia riforma della PA francese al fine di ridurne la dimensione (5 milioni di dipendenti) e i relativi costi, aumentarne l’efficienza e renderla più vicina ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Per l’esattezza 97 misure, frutto del lavoro di un gruppo di esperti e ministri facenti parti del Consiglio per la modernizzazione delle politiche pubbliche, mirano a riorganizzare lo Stato a livello centrale e territoriale.
La PA francese appare come la più costosa ed ipertrofica a livello europeo: nel 2006 ha assorbito il 44% delle risorse di bilancio. Le misure, che andranno a regime nel 2009, contemplano un panorama alquanto vasto e intendono realizzare non tanto uno Stato minimale ma ottimale. Quattro sono gli assi portanti della riforma avviata:
- 1. Organizzazione dello Stato a livello locale. Es.: richiesta dei documenti dello stato civile, passaporto e carta d’identità in municipio e non più in prefettura
- 2. Alleggerimento delle cause giudiziarie e dei controlli. Es.: divorzio consensuale (che assorbe il 13% delle attività di un tribunale di grande di grande istanza a livello civile) davanti al notaio e non più dal giudice, dematerializzazione della documentazione richiesta alle imprese, attraverso un uso intensivo di Internet
- 3. Miglioramento delle relazioni tra lo Stato e le collettività locali. Es.: rilascio più rapido della patente di guida, oggi affidato a 800 centri territoriali
- 4. Migliore gestione delle risorse umane con una ripartizione dei guadagni di produttività tra i funzionari pubblici
Attraverso un apposito portale è possibile conoscere lo stato di avanzamento della riforma in corso. In verità l’azione dell’attuale Presidente prosegue quanto già realizzato dai predenti governi. È infatti del gennaio 2007 l’inaugurazione dell’apertura dello sportello unico e permanente dell’Amministrazione su Internet.
Come già fatto nel Regno Unito con Direct.Gov, a Singapore con eCitizen, in Quebec con Gouvernement du Quebec, anche l’Amministrazione francese vuole ritrovare il senso del servizio pubblico, vale a dire un servizio reso al pubblico.