Come costruire l’e-Society

di Stefano Gorla

25 Gennaio 2008 09:00

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Allargare la partecipazione alla "res publica" a tutti i cittadini. Grazie alle ICT è possibile, bisogna solo scegliere la strada giusta. Come ad esempio il Citizen Relationship Management

Esempi americani e italiani

Negli Usa l’organizzazione no-profit AmericaSpeaks, che si occupa dal 1995 di forme di democrazia deliberativa, ha coinvolto più di 65mila persone in tutti gli Stati americani. E 2 recenti esperienze mostrano l’applicazione concreta di quanto suindicato.

Circa 4 mila abitanti di New Orleans sono stati coinvolti nella discussione del piano di ricostruzione post uragano Katrina. Hanno partecipato via Internet anche gli abitanti evacuati che non potevano essere fisicamente presenti. In California 3500 cittadini riuniti in 8 città differenti hanno discusso circa la riforma della sanità nello Stato. L’esperienza sarà replicata su più vasta scala nell’aprile 2008 con un Town Meeting sul cambiamento climatico a cui parteciperanno 100mila persone di 20 differenti città.

Anche in Italia qualcosa si sta muovendo: nel 2006 la Regione Toscana ha tenuto un “Town Meeting 21” con più di 400 partecipanti presenti a Marina di Carrara e altri collegati via Internet da tutta la Regione per discutere sulla legge regionale sulla partecipazione.

Ci sono altre tecniche come i sondaggi deliberativi e la Giuria dei cittadini che implicano sempre il sostegno delle ICT per annullare le differenze di spazio e tempo tra le diverse comunità di cittadini. Ma ciò che più conta è che l’opinione del cittadino non è espressa in modo estemporaneo attraverso un’intervista televisiva o telefonica, ma dopo che gli è stato possibile riflettere sui termini del problema accedendo anche a materiale documentario online.

Si tratta di tradurre l’aziendale Customer Relationship Management in quello, specifico per la realtà della PA, di Citizen Relationship Management: il cittadino è il punto di riferimento per l’attività della Pubblica Amministrazione. In Italia la PA ha intrapreso un profondo cambiamento culturale, ispirato ai criteri di centralità del cittadino, oltre che a quelli di efficienza e trasparenza amministrativa.