Quando si parla di rapporto istituzionale si intende implicitamente il “rapporto tra istituzioni”, ossia tra organi dello Stato. Tuttavia si dimentica che le istituzioni fanno parte della nostra esperienza quotidiana, anzi non esiste un rapporto giuridico tra persone che coinvolga in qualche modo le istituzioni.
Giuridicamente infatti “istituzione” coincide almeno in parte con istituto, ossia un insieme di norme giuridiche che disciplinano un determinato fenomeno sociale, identificabile in un rapporto giuridico o in un insieme di rapporti giuridici che intercorrono tra una pluralità di soggetti: una famiglia, un’associazione culturale o sportiva o di volontariato, un sindacato o un partito, sono delle istituzioni con cui il cittadino si rapporta quotidianamente.
Ogni persona si può considerare come derivata da una natura relazionale. Ne deriva che anche il rapporto tra il cittadino e la PA può essere considerato un rapporto istituzionale, sulla base di un patto istituzionale tra i cittadini che costituiscono la società civile. Questo patto può essere migliorato secondo le esigenze dei tempi e della società civile attraverso delle riforme istituzionali, scongiurando la degenerazione delle dinamiche politiche in rapporti anticostituzionali.
Nel 2008 si celebrano i 60 anni della Carta Costituzionale Italiana e il rapporto istituzionale tra cittadino e PA deve affrontare i problemi di una democrazia matura: decrescente livello di partecipazione all’attività politica accompagnata da una crescente sfiducia nei confronti del sistema politico-istituzionale. Se vogliamo rappresentare una “scala della partecipazione” possiamo tracciare il seguente riquadro:
- Informare: fornire informazioni ai cittadini perché abbiano una migliore comprensione di una questione. Es: “vi teniamo informati”
- Consultare: ottenere commenti ed informazioni dai cittadini. Es: “vi ascoltiamo”
- Coinvolgere: operare insieme ai cittadini le cui opinioni vengono prese in considerazione (anche se non in modo vincolante). Es: “le vostre opinioni sono prese in considerazione”
- Cooperare: identificare e scegliere insieme ai cittadini fra opzioni (anche se il potere della decisione finale resta nelle mani di coloro che sono formalmente competenti). Es: “abbiamo bisogno delle vs opinioni e ci impegniamo a considerarle”
- Trasferire potere decisionale: empowerment, ovvero decidono i cittadini. Es: “metteremo in atto le vs decisioni”