Non c’è pace per il Governo di Gordon Brown, Primo Ministro della Gran Bretagna. Dopo lo scandalo dello scorso novembre, infatti, l’esecutivo inglese si trova nuovamente a dover affrontare un caso di cattiva gestione dei dati sensibili dei cittadini britannici.
Causa della fuga di dati, in questo caso, sarebbe un disco fisso smarrito nello Iowa (Stati Uniti) da un’organizzazione privata a cui era stato affidato in gestione il trasporto degli stessi. Un hard-disk che conteneva al suo interno nomi e indirizzi di oltre 3 milioni di cittadini in attesa di prender parte ai test per la licenza di guida.
A rivelarlo al parlamento sarebbe stata lo stesso Segretario ai Trasporti del governo, Ruth Kelly, che ha aggiunto come siano andati smarriti anche due dischi contenenti i dati su circa 7.500 autovetture e sui loro proprietari.
Feroce la reazione dell’Opposizione, che ha accusato il Governo Brown di incompetenza nella gestione delle informazioni. Secondo un portavoce, infatti, «il governo sta semplicemente fallendo nel seguire quelle leggi sulla protezione dei dati che lui stesso aveva promosso».
E a poco sono servite le affermazioni del ministro delle finanze, Alistair Darling, che ha rassicurato il parlamento di come non ci siano indizi che le informazioni smarrite siano finite in mani criminali. L’amministrazione guidata da Gordon Brown sta infatti pagando con un calo di popolarità questi continui contrattempi.