«Uso spesso Amazon.com e non mi hanno mai inviato un libro sbagliato».
Le parole del dottor Alan Lotvin, oncologo e vice presidente di Magellan Health Services sono parte della sua feroce critica al sistema sanitario americano, accusato dall’Information Technology and Innovation Foundation (ITIF) e dall’Health IT Now Coalition di commettere troppi errori.
Il 3,5 degli ospedali statunitensi commette errori nella prescrizione di farmaci, causando ogni anno oltre 100.000 problemi medici e quasi 30.000 morti. Errori che potrebbero essere risolti con l’introduzione di un efficiente sistema di e-health, che sostituisca i tradizionali documenti cartacei con cartelle cliniche digitali.
Secondo Lotvin, un sistema ben progettato e ben gestito riuscirebbe a gestire con efficienza i milioni di pazienti che ogni anno affollano gli ospedali USA, evitando il verificarsi di spiacevoli errori. Proprio per questo il dottore fa riferimento ad Amazon, il cui sistema gestice migliaia di ordini al minuto senza sbagliare mai.
Oggetto di critiche e satire al vetriolo, il sistema sanitario americano potrebbe risollevarsi proprio grazie alla diffusione dell’e-health. Secondo uno studio dell’ITIF, le prescrizioni digitali sono già usate con successo dal 90% dei medici svedesi e dall’88% di quelli danesi, mentre negli USA la quota non supera il 25%.
Un sistema informatico verrebbe anche in aiuto dei cittadini, abbattendo i costi attualmente previsti per ottenere informazioni sullla propria situazione sanitaria.
Anche in Italia le Pubbliche Amministrazioni si stanno muovendo in questa direzione, come dimostra il recente progetto Medir della Regione Sardegna. Ma in generale è l’intero settore dell’e-health ad attrarre l’attenzione di istituzioni e società IT, proprio per gli evidenti vantaggi derivanti dallo sviluppo di sistemi informatici nelle strutture sanitarie.
Un’ulteriore dimostrazione di questo trend in continua crescita è data anche dalla serie di acquisizioni che Microsoft sta compiendo per guadagnare sempre più expertise (e quote) in un mercato in piena espansione. L’ultima operazione, conclusasi ieri, ha portato il gigante di Redmond a comprare Global Care Solutions, specializzata proprio nella gestione di grandi quantità di dati relativi a pazienti e situazioni di emergenza.