Il presente anno ha visto l’elaborazione di atti programmatori, comunitari (Reg.(CE) 1083/06 del Consiglio) e regionali (delibere di giunta e di consiglio), che incideranno sulla progettualità delle aziende e dei territori, esaltando il concetto di rete sia in senso fisico che economico: come sistema di concertazione e come investimento tecnologico per facilitare la sua attivazione nei vari ambiti territoriali.
Con il presente articolo vorremmo cercare di porre l’attenzione su alcune osservazioni strategiche che consentano a più soggetti, in particolar modo pubblici, di avere consapevolezza del valore insito in un territorio “comunicante” fra i diversi attori economici. Il valore a cui si fa riferimento attiene a varie sfere: economica, sociale, professionale e le Marche, a nostro avviso, le può contenere tutte in forma di sistema, relazionale e progettuale.
L’andamento demografico in Italia è negativo da parecchi anni e solo ultimamente, a seguito della notevole presenza degli immigrati, si è stabilizzato il numero di abitanti. Le Marche, pur non avendo problemi di relazione inter-etnica, sono una Regione che ha comunque un basso livello di disoccupati, in special modo fra i diplomati, ed è meta anche di trasferimenti da Regioni meridionali nella P.A., in particolare dalla Regione Puglia. D’altro canto la qualità della vita nei grandi centri urbani va notevolmente peggiorando dando nuova opportunità ai centri minori. Da questa tendenza la nostra regione è in parte immune, avendo centri medio-piccoli, ma può essere anche una grande occasione di valorizzazione del territorio marchigiano.
La politica di coesione Europea e gli strumenti finanziari
Oggi vivere in rete è piuttosto frequente, data l’opportunità dei servizi telematici ma anche qui la natura commerciale dell’investimento ha selezionato i territori: diffusione di bande larghe, wireless, promozioni territoriali, essenzialmente nei centri delle valli e della costa. Pertanto la programmazione comunitaria, intesa a creare migliori condizioni di benessere e occupazione con approcci di sviluppo sostenibile può rappresentare un’ottima occasione per diminuire il gap tecnologico esistente fra le diverse aree territoriali.