La strada per l’innovazione della PA

di Stefano Gorla

18 Ottobre 2007 09:00

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Indicazioni, obblighi e obiettivi: a partire dalla "Direttiva Innovazione" del Ministro Nicolais, ecco il cammino che le PA che si pone dinanzi alle PA italiane

3. Servizi on line. Tutti i cittadini dovranno essere messi nella condizione di interagire con le amministrazioni tramite il rilascio di password e codici pin, in attesa della distribuzione della carta d’identità elettronica e della carta nazionale dei servizi. Pertanto le iscrizioni scolastiche, ad esempio, potranno essere fatte anche con e-mail. Lo sviluppo dei servizi on line a vasto raggio su tutto il territorio nazionale è indispensabile anche per contrastare il digital divide conseguente a svantaggiate condizioni sociali, fisiche o territoriali.

4. Bandi trasparenti. Per migliorare la trasparenza e l’efficienza della spesa pubblica, i bandi di gara per l’acquisizione di beni e servizi o per la realizzazione di opere pubbliche di importo superiore a 20mila euro dovranno essere pubblicizzati sui siti internet istituzionali.

5. Interazione digitale con i cittadini come metro di valutazione. I dirigenti della PA potranno essere valutati anche in base al livello di interazione informatica con i cittadini, cioè in base alla quantità di procedimenti attivati mediante strumenti digitali. Lo sviluppo dell’azione dell’amministrazione tramite strumenti digitali, oltre ad favorire i rapporti con i cittadini, deve anche affinare i processi di valutazione e monitoraggio delle strutture. Il lavoro che ne consegue deve partire da alcuni dati oggettivi per stabilire tempi e modi di attuazione adeguati.

A che punto siamo

A tal proposito l’Eurostat fornisce dati dettagliati e molto indicativi come base per le azioni da intraprendere, dal momento che le percentuali di utilizzo dell’e-government da parte dei cittadini italiani nel 2006 sono tra le più basse d’Europa. Per quanto riguarda la richiesta di informazioni attraverso website della PA: solo il 14% ha interagito con le PA, a fronte di una media europea del 21,3%. Non va meglio per il download di moduli (form) con il 10,7% (media europea 13,3%) e per la compilazione online di moduli attraverso i siti della PA, servizio utilizzato da appena il 5% degli italiani, mentre in Europa la media è dell’8,8%.

I dati migliorano notevolmente con le percentuali di utilizzo dell’e-government da parte delle imprese, che segnano risultati spesso superiori alla media europea. Ben il 75% di esse ha richiesto informazioni, contro il 55% della media UE, e lo stesso vale per il download di moduli (74% contro il 55% europeo). Da miglioare invece la compilazione online di moduli, utilizzata dal 49% delle imprese italiane, nonostante sia ancora superiore alla media europea (44%).