La strada per l’innovazione della PA

di Stefano Gorla

18 Ottobre 2007 09:00

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Indicazioni, obblighi e obiettivi: a partire dalla "Direttiva Innovazione" del Ministro Nicolais, ecco il cammino che le PA che si pone dinanzi alle PA italiane

Le parole chiave evidenziate in grassetto coinvolgono il sistema normativo, tecnologico, la riorganizzazione dei processi e il capitale umano, nell’ambito di un solido coordinamento tra amministrazioni centrali e locali. Si tratta in sostanza di creare un modello cooperativo funzionante ed efficiente sia all’interno della PA che tra PA e cittadino.

Cosa devono fare le PA

Oggetto della Direttiva è l’interscambio di dati tra le PA e la pubblicità dell’attività negoziale. La Direttiva considera una visione integrata dell’innovazione della PA: l’applicazione delle tecnologie sic et simpliciter non è sufficiente ma deve accompagnarsi alla semplificazione dei processi amministrativi e all’interazione dei servizi tra le diverse amministrazioni. L’obiettivo è quello di accelerare l’informatizzazione degli uffici pubblici e attuare compiutamente il Codice dell’amministrazione digitale (CAD). Sono 5 i punti cardine della Direttiva.

1. Alt ai documenti aggiuntivi. Le autocertificazioni non possono più essere supportate da una documentazione integrativa a loro convalida. Le amministrazioni dovranno invece basarsi su banche dati aggiornate per accertare in via preliminare la sussistenza dei requisiti richiesti. Ne consegue che per ridurre i tempi e semplificare le procedure è immediatamente necessaria la condivisione degli archivi e, sul medio periodo, l’integrazione in rete dei servizi e delle procedure.

2. Accesso elettronico. Il cittadino ha diritto di accedere agli atti amministrativi anche attraverso il rilascio delle copie dei documenti su supporto elettronico. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi, costituisce, ai sensi dell’art. 22, comma 2, della legge n. 241 del 1990, espressione di un “diritto civile e sociale” dei cittadini, e pertanto tutte le pubbliche amministrazioni devono agevolarne la realizzazione. Considerando che l’art. 3 bis della stessa legge n. 241 del 1990, sancisce che “le amministrazioni pubbliche incentivano l’uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati”, ne deriva la possibilità del rilascio di documenti in formato elettronico mediante uso di supporti informatici che consente inoltre il contenimento della spesa.