Sono infermiere e ho fatto domanda di riscatto per ottenere 15 anni di contributi prima del 1996: eviterò così la penalizzazione sull’importo della pensione anticipata?
Immagino che lei si riferisca alla modifica delle aliquote di rendimento di alcune pensioni pubbliche. Che si applica solo agli iscritti a determinate gestioni previdenziali, fra cui quella del personale sanitario (CPS), ed esclusivamente a coloro che hanno meno di 15 anni di contributi versati al 31 dicembre 1995.
La legge non prevede esclusioni per chi matura questo requisito riscattando periodi che ancora rientrano nel calcolo retributivo (antecedenti al 1996). Quindi, direi che lei può andare in pensione anticipata senza penalizzazioni sull’importo della pensione.
Il riferimento legislativo per il taglio parziale di alcune pensioni ex-INPDAP a partire dal 2025 è dato dai commi 157 e seguenti della Legge 213/2023. Questa norma prevede per i dipendenti pubblici iscritti a quattro specifiche gestioni INPS – CPDEL (enti locali), CPS (sanitari), CPI,) insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate e CPUG (ufficiali giudiziari) – l’applicazione di aliquote di rendimento meno favorevoli sui contributi versati prima del 1996, ma solo nel caso i cui a questa data ci siano meno di 15 anni di versamenti.
Per le anzianità superiori a quindici anni continua invece a trovare applicazione la tabella di cui all’allegato A della legge 26 luglio 1965, n. 965, quindi non ci sono ricalcoli. Inoltre, anche se non è il suo caso, le ricordo che la disposizione si applica solo alle pensioni anticipate e non anche a quelle di vecchiaia.
Venendo a lei, se con i contributi riscattati raggiunge i 15 anni di versamenti effettuati entro il 31 dicembre 1995, allora alla sua pensione non saranno applicate le nuove aliquote di rendimento, meno favorevoli, e potrà calcolare la pensione con quelle più precedenti, quindi senza tagli.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz
