Sono in pensione dal 1995 (ex FF.SS.) e nel 1993 avevo più di 20 anni di anzianità. Cosa si può fare dopo la sentenza Corte Costituzionale n. 4/2024?
La sentenza n. 4/2024 della Corte Costituzionale è un provvedimento di rilievo, che ha trattato specifiche questioni legate al sistema previdenziale per alcune categorie di lavoratori. In particolare, la legittimità di alcune norme riguardanti il sistema pensionistico dei dipendenti pubblici e delle ex aziende pubbliche trasformate in società per azioni.
La punto chiave è l’interpretazione delle norme che regolano il calcolo dell’assegno pensionistico e i benefici previdenziali connessi agli anni di servizio maturati, in particolare per coloro che erano già vicini alla pensione al momento della trasformazione del proprio ente in SpA.
La Corte ha confermato che i diritti acquisiti dai lavoratori che avevano maturato una determinata anzianità contributiva prima della trasformazione (ad esempio delle FF.SS.) in società per azioni devono essere tutelati, in linea con i principi costituzionali di parità e non discriminazione. I benefici maturati prima del 1995, come il calcolo della pensione con il sistema retributivo o l’applicazione di eventuali maggiorazioni contributive, devono inoltre essere garantiti integralmente.
Per i lavoratori già pensionati non ci sono però indicazioni per il ricalcolo automatico degli assegni pensionistici, a meno che non emerga una violazione del principio di uguaglianza e tutela dei diritti acquisiti.
La sentenza potrebbe quindi richiedere un intervento normativo o amministrativo per disciplinare eventuali modalità di riconoscimento di diritti non adeguatamente applicati. L’INPS potrebbe emettere circolari o messaggi per chiarire l’applicazione concreta della sentenza, ma è difficile che questo possa avvenire senza una precisa indicazione politica. Se la sentenza richiede un intervento normativo, infatti, occorrerà attendere che il Parlamento o il Governo recepiscano le indicazioni della Corte Costituzionale.
Cosa si può fare dunque? Purtroppo ben poco. Sostanzialmente, monitorare le comunicazioni ufficiali, attendere eventuali disposizioni attuative da parte dell’INPS o di altre istituzioni competenti e verificare eventuali aggiornamenti tramite il portale INPS o le organizzazioni sindacali di categoria.
Per chi, come lei, è andata in pensione nel 1995 con più di 20 anni di anzianità al 1993, la sentenza potrebbe rappresentare un’opportunità per verificare se tutti i diritti sono stati pienamente riconosciuti. È quindi consigliabile consultare un esperto previdenziale o un patronato per verificare la posizione contributiva e il calcolo dell’assegno pensionistico: nel caso di potenziali errori o omissioni, è possibile avviare una richiesta di ricostituzione della pensione.
Tuttavia, al momento non sono previsti effetti automatici sulle pensioni già liquidate, se non in presenza di specifiche irregolarità o di indicazioni future da parte dell’INPS o di altri enti competenti.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi