Sono un ferroviere in pensione, a cui cui l’Agenzia delle Entrate ha ricalcolato la tassazione del TFR comprendendo un’anticipazione erogata dal datore di lavoro, con un pretesa finale di euro 2.965,09. Rielaborando il tutto, nei miei calcoli il debito sarebbe di 874,21.
Per quanto riguarda il calcolo e la tassazione del TFR, il procedimento utilizzato sembra seguire i criteri previsti dalla normativa fiscale in vigore: eventuali discrepanze sovrebbero dovute al metodo di calcolo dell’aliquota media (24,24% anzichè 26,5%) o a eventuali arrotondamenti.
- Ripartizione temporale del TFR: lei ha correttamente suddiviso il periodo di servizio ante e post 2000, perchè la tassazione sui TFR segue regole differenti.
- Calcolo del TFR imponibile Ante 2001: poi ha applicato le riduzioni di legge previste per il periodo ante 2001 utilizzando il coefficiente corretto. La riduzione totale di €6.377,12 si allinea ai 309,87 € per anno (coerente con la sua stima temporale di 20,58 anni), calcolando così il TFR imponibile ante 2001.
- Calcolo del TFR Post 2000: la somma di €41.761,87 è stata trattata correttamente come TFR post 2000. Per i TFR maturati dopo il 2000, la tassazione applica l’aliquota media degli ultimi cinque anni, esattamente come ha fatto l’Agenzia.
- Somma imposte e detrazioni: dopo aver sommato le imposte ante e post 2001, l’Agenzia ha sottratto gli importi già pagati, ottenendo così il saldo finale. Il metodo di calcolo del reddito di riferimento (RR) e la successiva tassazione progressiva sono eseguiti correttamente, confermando le aliquote IRPEF per i diversi scaglioni di reddito e applicando una detrazione totale sulla base di quanto previsto dalla normativa fiscale.
- Aliquota media: nel suo ricalcolo, lei ha determinato un’aliquota media leggermente inferiore (24,24%) rispetto a quella dell’Agenzia, che si attesta su una media di circa il 26,5% totale per entrambe le somme, il che risulta coerente con i calcoli indicati.
- Importo Dovuto: la sua stima finale è a debito per €874,21, inferiore rispetto alla pretesa dell’Agenzia, quindi è possibile che eventuali discrepanze siano dovute al metodo di calcolo dell’aliquota media o a eventuali arrotondamenti.
Tuttavia, se ci sono ancora dubbi specifici, potrebbe essere utile una verifica diretta con un consulente fiscale che possa esaminare i dettagli numerici con precisione rispetto agli importi effettivamente già tassati.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi