Insegnante elementare, nel 2025 raggiungo 41 anni e 10 mesi di contributi e 62 anni di età. Potrò quindi andare in pensione anticipata compilando la domanda a settembre 2024 e terminare il servizio a fine anno scolastico 2024-2025. Quanto mi verrà decurtato sulla pensione?
Lei raggiunge nel 2025 il requisito contributivo per la pensione anticipata, che per le donne è pari a 41 anni e dieci mesi di contributi. Quindi, può presentare la domanda per ritirarsi a partire dal settembre dell’anno prossimo. I termini per il comparto Scuola sono fissati annualmente dal Ministero, in genere verso la fine dell’anno.
Le segnalo però una cosa: lei può decidere di andare in pensione dal momento in cui acquisisce il diritto, prima del settembre 2025, ma la decorrenza della sua pensione è successiva, quindi resterebbe scoperta per un paio di mesi. Alle pensioni anticipate si applica di norma una finestra mobile di tre mesi. Per alcune gestioni previdenziali dei dipendenti pubblici, fra cui la Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI), la finestra mobile è di quattro mesi.
Per quanto riguarda l’importo della pensione, se versa i contributi alla CPI rientra nella platea di dipendenti pubblici a cui viene applicato il ricalcolo, meno vantaggioso, della parte contributiva della pensione se ci sono meno di 15 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995.
Lo prevede il comma 157 della Legge di Bilancio 2024, in base al quale dal primo gennaio 2024 le quote di pensione degli iscritti a determinate casse di dipendenti pubblici, fra cui la CPI, liquidate secondo il sistema retributivo per anzianità inferiori a 15anni, sono calcolate con l’applicazione di nuove aliquote di rendimento, meno favorevoli delle precedenti.
Significa che, rispetto ai colleghi andati in pensione anticipata nel 2024, dal 2025 si prenderà un assegno inferiore, a causa di questo ricalcolo della quota retributiva. Attenzione: chi ha però almeno 15 anni rivalutati con il retributivo, quindi versati entro il 31 dicembre 1995, non subisce alcun taglio.
La decurtazione è più sfavorevole per chi ha meno versamenti retributivi, mentre la riduzione è più contenuta per chi è più vicina ai 15 anni di contributi precedenti al 1996. Per fare il calcolo preciso, bisogna avere tutti i dati alla mano e applicare le aliquote, che sono allegate alla Manovra 2024.
Tenga presente, infine, che la decurtazione delle pensioni dei dipendenti pubblici è strutturale, nel senso che si applica a tutte le pensione liquidate successivamente al primo gennaio 2024. Quindi, anche se lei aspetta a ritirarsi, questo sarà sempre e comunque il sistema di calcolo della sua pensione. Il vantaggio di restare al lavoro potrebbe consistere nel versamento di nuovi contributi che alzano il trattamento previdenziale.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz