Sono insegnante di scuola elementare ed ho i requisiti per richiedere la pensione Opzione Donna il prossimo febbraio.
Dovrò lavorare fino a quella data oppure fino al settembre successivo? Nell’ultimo caso, rimarrei senza stipendio per 5 mesi? Su una retribuzione di 1.800 euro al mese, quanto perderei rispetto alla pensione anticipata Fornero?
Le dimissioni degli insegnanti per la pensione decorrono sempre dall’inizio dell’anno scolastico, quindi da settembre, anche con Opzione Donna. Di conseguenza lei ha due possibilità:
- si ritira prima di aver maturato la decorrenza della pensione, ma resta senza stipendio per qualche mese.
- aspetta un anno ad andare in pensione, smettendo di lavorare nel settembre 2024, per ricevere l’assegno previdenziale dal mese successivo, senza aspettare la finestra mobile prevista dall’Opzione Donna.
Per quanto riguarda l’importo dell’assegno a cui ha diritto, le confermo che con Opzione Donna c’è una decurtazione rispetto al trattamento pieno che si matura aspettando il requisito ordinario per la pensione anticipata, pari a 41 anni e 10 mesi. La differenza fondamentale è rappresentata dal calcolo, che con l’Opzione Donna è interamente contributivo. Quindi, si perde la quota di retributivo sui contributi versati prima del 1996.
Se vuole effettuare delle comparazioni può utilizzare il simulatore per il calcolo pensione di PMI.it, che le indica la decorrenza precisa con i diversi trattamenti, oppure il servizio INPS “La mia pensione futura”, che consente di stimare sia l’importo della pensione anticipata piena e quello dell’Opzione Donna.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz