Sono un’impiegato pubblico, ho intenzione di chiedere l’APE volontaria da gennaio 2019. Devo dare le dimissioni o è l’INPS a comunicare la data della mia cessazione di servizio?
La prima cosa da fare è chiedere all’INPS la certificazione del diritto all’APE volontaria, compilando la domanda online oppure rivolgendosi a un intermediario. Per farlo, non è necessario che dia le dimissioni, deve solo possedere i requisiti anagrafici e contributivi previsti per il diritto all’anticipo previdenziale (63 anni di età, almeno 20 annidi contributi, al massimo 3 anni e sette mesi alla pensione di vecchiaia, un assegno maturato pari ad almeno 1,4 volte il minimo).
Se il motivo per cui lei intende chiedere l’APE a partire dal 2019 è che non ha ancora i requisiti nel 2018, deve aspettare di possederli prima di presentare la domanda di certificazione del diritto. Se invece li ha già tutti, può procedere quando vuole. L’INPS le risponderà entro 60 giorni, e a quel punto, nel caso in cui la risposta sia positiva (non c’è discrezionalità, se lei ha i requisiti le arriva il via libera), può presentare la domanda di APE vera e propria, entro il 31 dicembre 2019.
Le dimissioni non sono obbligatorie. Lei può in teoria continuare a lavorare anche mentre percepisce l’APE, l’unico obbligo riguarda la pensione, nel senso che lei insieme alla domanda di APE dovrà anche presentare la domanda di futura pensione di vecchiaia. Se preferisce comunque smettere di lavorare, dovrà presentarle al suo datore di lavoro, seguendo la normale prassi prevista.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz