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Pensionati e dipendenti pubblici: iscrizione libera al Fondo Credito

di Barbara Weisz

13 Dicembre 2024 12:28

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I dipendenti PA possono sempre iscriversi al Fondo Credito INPS, i pensionati anche dopo essere usciti dal pubblico impiego: le nuove regole nel DL Lavoro.

Pensionati e dipendenti pubblici possono iscriversi al Fondo CreditoINPS, ovvero la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il Decreto Lavoro Collegato alla Manovra 2025 ha riaperto i termini senza inserire condizionali, per cui ladesione diventa libera.

La modifica è contenuta nell’articolo 27 del Decreto. La normativa precedente prevedeva regole più rigide per i dipendenti non ex-INPDAP e per i pensionati, ai quali era richiesto di esprimere un’opzione con determinate tempistiche.

Regole di iscrizione al Fondo Credito INPS

Fino ad oggi erano automaticamente iscritti i dipendenti pubblici ex-INPDAP, mentre gli altri dovevano esprimere l’opzione entro un mese dall’assunzione.

In base alle nuove regole, possono ora aderire al Fondo Credito INPS non solo i pensionati ex-INPDAP ma anche i dipendenti e i pensionati pubblici iscritti ad altre gestioni previdenziali. I pensionati devono anche scegliere se proseguire con la contribuzione nel momento dell’uscita dal mondo del lavoro.

L’adesione si esprime tramite comunicazione all’INPS, ed è irrevocabile.

Contributi e prestazioni

I lavoratori che si iscrivono devono versare un contributo dello 0,35% della retribuzione ed i pensionati dello 0,15% della pensione lorda, a meno che non percepiscano il trattamento minimo, nel qual caso non devono sostenere alcuna spesa.

Le prestazioni possono essere chieste dopo un anno dall’iscrizione.

Il Fondo Credito è stato istituito dalla Legge 662/1996 e fornisce ai suoi iscritti e ai loro familiari prestiti (ad esempio per il mutuo), prestazioni sanitarie e sociali, formazione e istruzione, nonché un anticipo della liquidazione.