Rinnovo CCNL Enti locali PA: aumenti e settimana corta

di Noemi Ricci

21 Novembre 2024 14:27

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Rinnovo CCNL Funzioni Locali: aumenti fino a 141 euro per i dipendenti di Enti pubblici, settimana corta, buoni pasto in smart working e bonus pensione.

Il nuovo CCNL Funzioni Locali 2022-2024 prevede aumenti medi mensili di 128 euro lordi, ma la trattativa tra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) e sindacati è ancora in corso.

Dopo il rinnovo del CCNL Funzioni Centrali della PA si continua a lavorare anche al rinnovo del contratto collettivo per gli Enti locali, che porta importanti novità per circa 430mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e altri enti locali, nonché di aziende pubbliche di servizi alle persona e Camere di Commercio.

Il prossimo incontro è in programma il 2 dicembre ma l’accordo potrebbe risultare complesso a causa delle risorse ritenute insufficienti per coprire le necessità del comparto.

Cosa prevede il nuovo CCNL Funzioni Locali PA

Il CCNL Funzioni Locali 2022-2024 è il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che disciplina le condizioni di impiego per i dipendenti delle amministrazioni locali in Italia, come Comuni, Province, Regioni, Comunità montane, ex Istituti autonomi per le case popolari, Consorzi, Unioni di Comuni, Aziende pubbliche di servizi alla persona e Camere di Commercio.

Il nuovo CCNL sostituisce quello del triennio 2019-2021 e riguarda i dipendenti pubblici indicati all’articolo 4 (sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva) dell’attuale contratto.

L’ipotesi di rinnovo, presentata dall’ARAN, introduce novità come la settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria e l’estensione delle progressioni verticali in deroga ai titoli di studio fino al 2026.

Misure di adeguamento sono previste anche per i lavoratori più vicini alla pensione e per le posizioni organizzative, con incrementi retributivi fino a 22mila euro annui.

CCNL Funzioni Locali: aumenti stipendiali e risorse disponibili

Gli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro per le Funzioni Locali sono così ripartiti:

  • Operatori: +111,45 euro.
  • Operatori esperti: +116,03 euro.
  • Istruttori: +130,41 euro.
  • Funzionari ed elevate qualifiche: +141,50 euro.

Questi incrementi sono finanziati con il 94% delle risorse disponibili, lasciando margini limitati per ulteriori migliorie, anche se la Manovra 2025 aggiunge un ulteriore 0,22% per il rifinanziamento della contrattazione integrativa.

CCNL 2022-2024: nuove misure e flessibilità lavorativa

Per sbloccare il negoziato, l’ARAN propone misure innovative come:

  • settimana lavorativa di 4 giorni su base volontaria, mantenendo l’orario complessivo di 36 ore;
  • buoni pasto anche per i lavoratori in modalità agile (smart working).

Altre novità includono:

  • progressioni verticali in deroga ai titoli di studio prorogate fino al 2026, ossia per i prossimi due anni le promozioni saranno basate esclusivamente sull’esperienza acquisita e sulla valutazione dei propri superiori;
  • adeguamenti retributivi per le posizioni organizzative, con incrementi da 18mila a 22mila euro;
  • age management: agevolazioni per i dipendenti prossimi alla pensione.

CCNL Funzioni Locali: la trattativa

A differenza del rinnovo dei contratti statali, nei comparti delle Funzioni Locali – dove la firma del contratto è stata facilitata anche dal sostegno dei sindacati autonomi Confsal-Unsa, Flp e Confintesa – per il CCNL Enti Locali i sindacati principali, come CGIL e UIL, sollevano critiche sulle risorse disponibili, giudicate insufficienti per affrontare le sfide retributive del settore.

Ciò a fronte del fatto che gli stipendi dei dipendenti delle Amministrazioni locali sono generalmente inferiori rispetto a quelli dei dipendenti della Pubblica Amministrazione centrale, con una retribuzione media effettiva circa il 19% più bassa.

Tuttavia, l’ARAN insiste sul fatto che queste misure proposte rappresentano strumenti di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, utili anche per le PA periferiche, oltre ad introdurre un importante tassello di flessibilità con l’arrivo della settimana corta.

Con il prossimo incontro fissato per il 2 dicembre, il CCNL Funzioni Locali rimane un banco di prova cruciale per l’equilibrio tra esigenze dei lavoratori e sostenibilità delle risorse pubbliche.