Dopo mesi di trattative, è stato finalmente firmato il rinnovo del contratto per quasi 200mila dipendenti statali che lavorano presso ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (INPS, INAIL, ACI, ecc.).
Il nuovo CCNL per il Comparto Funzioni Centrali della PA 2022/2024 introduce aumenti di stipendio, nuovi benefit e diverse innovazioni ordinamentali, promuovendo anche nuove forme di flessibilità (age management) e benefit (buoni pasto in smart working).
Vediamo in dettaglio le novità di maggiore rilievo.
- Il nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali della PA
- Il testo del contratto e i tempi di approvazione
- Aumenti salariali: incrementi tabellari e arretrati
- Smart working e buoni pasto
- Personale: classificazione, indennità e progressioni
- Settimana lavorativa di 4 giorni
- Nuove politiche di age management
- Più permessi per i lavoratori over 60
- Nuova gestione dei fondi pubblici
- Più partecipazione sindacale
Il nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali della PA
La durata del contratto è fissata per il triennio 2022-2024, con effetti economici e giuridici validi fino al 31 dicembre 2024. Le modifiche diventano operative a partire dal giorno successivo alla stipula e il rinnovo del contratto è automatico salvo disdetta. Le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino alla firma del successivo accordo, garantendo continuità normativa per i lavoratori del comparto.
Il testo del contratto e i tempi di approvazione
L’intesa preliminare dovrà ora passare al vaglio della Ragioneria Generale e della Corte dei Conti per essere ufficializzata e applicata. La Cgil e la Uil, pur avendo proclamato uno sciopero generale contro la Manovra del 29 novembre, hanno scelto di non firmare l’accordo.
Tuttavia, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (A.Ra.N.) e i sindacati firmatari hanno chiesto l’accelerazione delle verifiche necessarie per permettere l’avvio tempestivo delle trattative per il triennio 2025/2027, per cui è previsto un aumento medio di 158 euro.
Aumenti salariali: incrementi tabellari e arretrati
L’accordo prevede un aumento medio lordo di 166 euro al mese, per un totale di 13 mensilità. Parte dell’incremento è anticipato dalla super-indennità di vacanza contrattuale erogata a fine 2023, con arretrati che ammontano a circa 850 euro.
Gli incrementi tabellari sono pari al 5,78%, variando dai 193 euro al mese dei professionisti ai 121 euro degli operatori, passando per i 155 euro per i funzionari e i 127 euro degli assistenti.
Gli incrementi retributivi tabellari del rinnovo del CCNL per il Comparto Funzioni Centrali della Pubblica Amministrazione per il periodo 2022-2024 sono stati suddivisi in varie fasce e categorie, con decorrenza specifica per ciascun anno.
- 2022: incremento retributivo in forma di anticipazione come da art. 47-bis, comma 2 del d.lgs. n. 165/2001, già erogato ai sensi dell’art. 1, comma 609 della legge n. 234/2021.
- 2023: importi mensili lordi, per tredici mensilità, aumentati come anticipazione, in linea con l’articolo 1, comma 609 della legge n. 234/2021.
- Dal 1° gennaio 2024: stipendi tabellari ulteriormente incrementati e importi mensili lordi per tredici mensilità rideterminati nella tabella 1 allegata al testo del contratto, mentre gli importi annui lordi degli stipendi tabellari sono rideterminati secondo la tabella 2, con specifiche variazioni per enti come ENAC e AGID, elencate rispettivamente nelle tabelle 3 e 4.
Incrementi mensili della retribuzione tabellare
Area | Dal 1.1.2024 (€) |
---|---|
ELEVATE PROFESSIONALITA’ | 193,90 |
FUNZIONARI | 155,10 |
ASSISTENTI | 127,70 |
OPERATORI | 121,40 |
Nuova retribuzione tabellare annua
Area | Dal 1.1.2024 (€) |
---|---|
ELEVATE PROFESSIONALITA’ | 34.634,49 |
FUNZIONARI | 25.363,13 |
ASSISTENTI | 20.884,37 |
OPERATORI | 19.847,64 |
Incrementi tabellari mensili per ENAC, ANSFISA, ANSV
Posizione Economica | Dal 1.1.2024 (€) |
---|---|
PII 4 super | 221,88 |
PII 4 | 206,79 |
PII 3 | 184,23 |
PII 2 | 161,79 |
PII 1 | 141,76 |
C5 | 191,80 |
C4 | 177,51 |
C3 | 164,12 |
C2 | 150,08 |
C1 | 136,00 |
B4 | 142,82 |
B3 | 134,52 |
B2 | 126,73 |
B1 | 118,75 |
A4 | 122,45 |
A3 | 116,95 |
A2 | 111,28 |
A1 | 104,33 |
Incrementi tabellari mensili per AGID
Categoria Profilo | Posizione Economica | Dal 1.1.2024 (€) |
---|---|---|
PRIMA Operatori | F9 – F6 | 193,90 |
TERZA Professional | F7 – F1 | 155,10 |
Funzionari | F6 – F3 | 127,70 |
SECONDA Collaboratori | F2 – F1 | 121,40 |
Per quanto riguarda la gestione del futuro, la Legge di Bilancio ha stanziato risorse per le prossime due tornate contrattuali, fino al 2030, per assicurare stabilità economica al comparto pubblico e agevolare le tempistiche dei prossimi negoziati.
Smart working e buoni pasto
Un altra novità importante per i dipendenti pubblici impiegati presso organi con funzioni centrali riguarda il lavoro a distanza: l’accordo 2022-2024 introduce nel CCNL un possibile ampliamento delle giornate di smart working per i lavoratori con esigenze di salute particolari o che devono assistere familiari con disabilità.
Tra le altre innovazioni c’è poi il riconoscimento dei buoni pasto anche per i giorni di lavoro agile, ancorandoli a un orario convenzionale. Adesso, invece, il riconoscimento del benefit nei giorni di lavoro in remoto è lasciato alla discrezionalità delle singole amministrazioni.
Il nuovo contratto nazionale degli Statali stabilisce infine che la contrattazione integrativa sul lavoro a distanza debba avviarsi entro il mese di aprile di ogni anno. In tale sede, sarà possibile definire le priorità di assegnazione dello smart working, dando precedenza ai dipendenti con esigenze di salute o familiari.
Personale: classificazione, indennità e progressioni
Uno dei punti cardine del rinnovo del CCNL dei dipendenti pubblici presso la PA centrale è la revisione del sistema di classificazione del personale, con un rafforzamento di alcuni specifici incarichi.
L’accordo premia in particolare le posizioni organizzative, innalzando fino a 3.500 euro annui l’indennità per gli incarichi di maggiore responsabilità (rispetto ai 2.600 euro previsti dal precedente contratto).
Viene inoltre prorogata fino a giugno 2026 la deroga sui requisiti formativi per accedere a ruoli gerarchici superiori: ciò consente ai dipendenti privi di laurea o con anni di esperienza limitati di partecipare a selezioni interne per posizioni di assistenti e funzionari.
Questo intervento mira a dare riconoscimento stabile a chi, per almeno otto anni, ha ricoperto un ruolo organizzativo, valorizzando in questo modo le competenze acquisite e le responsabilità assunte. L’obiettivo è di migliorare il percorso professionale dei dipendenti, premiando l’esperienza e la professionalità.
Settimana lavorativa di 4 giorni
Il contratto introduce in via sperimentale la settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo invariato l’orario settimanale di 36 ore.
Questa flessibilità è stata progettata per le amministrazioni con dimensioni limitate e senza un contatto diretto con il pubblico, in modo da non influenzare l’erogazione dei servizi.
Nuove politiche di age management
In linea con le normative europee, il rinnovo del Contratto Funzioni Centrali PA introduce una clausola di age management per sostenere la forza lavoro in fase di invecchiamento. Questo nuovo strumento mira a promuovere pari opportunità tra lavoratori di età differenti e a valorizzare le competenze delle varie generazioni presenti nelle amministrazioni, contribuendo così alla sostenibilità del prolungamento della vita lavorativa.
Più permessi per i lavoratori over 60
Tra le novità di carattere normo-economico, il contratto prevede un incremento delle ore di permesso per visite mediche, terapie e prestazioni diagnostiche destinate ai dipendenti con più di 60 anni. Questa modifica mira a rispondere in modo efficace alle esigenze di salute dei lavoratori senior, facilitando l’accesso ai servizi sanitari.
=> Quante ore di permesso si maturano in un mese per ogni CCNL
Nuova gestione dei fondi pubblici
L’accordo si basa anche su una pianificazione pluriennale delle risorse finanziarie, con fondi già stanziati nella Legge di Bilancio 2023 per i trienni 2025/27 e 2028/30. Questo nuovo approccio anticipa la disponibilità economica per le future trattative, riducendo i ritardi nei rinnovi contrattuali e migliorando la tempestività degli adeguamenti retributivi.
Più partecipazione sindacale
L’ipotesi di contratto siglata mette in risalto anche l’importanza di un dialogo continuo e costruttivo tra Amministrazioni e Organizzazioni sindacali. Si mira a rafforzare le forme di partecipazione sindacale, consolidando il rapporto di collaborazione per rispondere alle esigenze dei lavoratori e migliorare i processi organizzativi interni.