La Legge di Bilancio 2025 ha riservato risorse ad hoc per il comparto della Scuola. Ad annunciare tutte le misure previste dalla Manovra è stato lo stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il MIM ha ufficiliazzato l’intervento di spending review imposto in Manovra a cui contribuisce tagliando 40 milioni in tre anni (0,08% sul bilancio del MIM) e su capitoli già coperti da investimenti del PNRR.
La conseguenza concreta è però anche il blocco del turnover, fissato al 75%, che interessa quasi tutte le assunzioni nel pubblico impiego per il 2025.
Blocco assunzioni 2025 e rinnovo CCNL Scuola
La novità principale che emerge dalla Manovra 2025 e che riguarda il comparto Scuola nell’ambito delle misure che riguardano il pubblico impiego, è il taglio degli organici di 5.660 docenti e di 2.174 unità di personale ATA previsto per il 2025.
Come detto, la misura è la conseguenza diretta di una riduzione del turnover, applicata nella misura del 25% rispetto alla programmazione.
Il MIM, di contro, ha ottenuto un incremento del 6% complessivo, rispetto al precedente 5,78%, per il rinnovo del contratto collettivo 2022/2024.
Le altre misure per la Scuola in Legge di Bilancio
Con il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti con stipendio lordo fino 35mila euro e con decalage fino a 40mila euro, inoltre, anche il personale scolastico dovrebbe continuare a beneficiare di un aumento stipendiale del netto in busta paga.
Per quanto riguarda invece le misure specifiche, ecco la sintesi di quando annunciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per il prossimo anno:
- stanziamento di risorse per la successiva tornata contrattuale, pari a 1.755 milioni di euro per l’anno 2025, a 3.550 milioni di euro per il 2026 e a 5.550 milioni di euro annui dal 2027;
- incremento del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa;
- stanziamento di 25 milioni di euro per il 2025 e di 75 milioni di euro a regime per coprire gli oneri relativi all’avvio di un piano di stabilizzazione di docenti di sostegno, partendo dall’anno scolastico 2025/26 (le risorse serviranno per la stabilizzazione dei docenti precari e per l’assunzione a tempo indeterminato);
- finanziamenti per l’attività dei docenti tutor e orientatori per l’anno scolastico 2025/26;
- incremento di 60 milioni, a regime, per il fondo della Carta Docenti;
- potenziamento dell’attività dei revisori dei conti nelle scuole.