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Pensioni ai dipendenti PA: aumentano prestazioni e importi

di Teresa Barone

Pubblicato 31 Maggio 2024
Aggiornato 24 Ottobre 2024 07:00

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Le pensioni dei dipendenti pubblici sono in aumento rispetto e crescono anche gli importi degli assegni percepiti: i dati dell'Osservatorio INPS 2024.

Nel 2024 le pensioni dei dipendenti pubblici sono in aumento rispetto all’anno precedente (+0,9%) e a crescere è anche l’importo dell’assegno percepito.

Secondo i dati dell’Osservatorio Pensioni Dipendenti Pubblici pubblicato dall’INPS, infatti, a gennaio 2024 le pensioni della PA hanno raggiunto quota 3.137.572 per un importo complessivo annuo di 90.129 milioni di euro, l’8,2% in più.

Numero e importo delle pensioni pubbliche

L’importo delle pensioni liquidate nel 2023 (media mensile dell’assegno lordo pari a 2.083,44) registra un incremento del 4,1%.

Le più numerose sono quelle di anzianità/anticipate: il 44,2% per un importo complessivo di 1.957,2 milioni di euro (53% del totale). Seguono le pensioni ai superstiti (il 30,4% come numero e il 18,2% come importo). Le pensioni di vecchiaia erogate riguardano il 22,1% del totale in termini numerici e il 25,8% in termini di importo. Quelle di inabilità sono il 3% circa.

La distribuzione per genere e categoria vede una prevalenza femminile ad eccezione delle prestazioni di inabilità. Infine, le pensioni ai superstiti erogate alle donne sono il 22,7% mentre quelle pagate agli uomini il 7,6%

A quali ex lavoratori della PA vanno le pensioni INPS

Il rapporto sottolinea che il 59,7% del totale dei trattamenti pensionistici è erogato a donne, contro il 40,3% delle pensioni pubbliche pagate a ex dipendenti uomini.

Si tratta nel 58,9% dei casi di pensioni di anzianità o di pensioni anticipate (importo complessivo 58.921 milioni di euro), mentre nel 14,6% dei casi gli assegni in pagamento nel 2024 nell’ambito delle gestioni dei dipendenti pubblici risultano essere prestazioni legate a pensioni di vecchiaia (importo complessivo 15.047 milioni di euro).

Nel 6,3% dei casi a pensioni di inabilità. Il restante 20,2% è costituito da pensioni ai superstiti (di attivo e di pensionato).

Pensioni pubbliche: la mappa italiana

Il maggior numero delle prestazioni pensionistiche, infine, si concentra nelle regioni settentrionali, che complessivamente coprono il 41% del totale nazionale delle pensioni pagate dall’INPS agli ex lavoratori del Pubblico Impiego.

Seguono un 36,5% di pensioni pubbliche pagate nelle regioni del Sud e delle isole e dal restante 22,3% degli assegni pensionistici erogati ad ex lavoratori pubblici del Centro Italia.

Le regioni interessate: in testa Lombardia e Lazio rispettivamente con l’11,9% e l’11,2% del totale; seguono Campania (9,4%) e Sicilia (8,4%); in coda Valle d’Aosta (0,3%), Molise (0,7%) e Basilicata (1,1%).