I consiglieri comunali sono figure chiave all’interno delle amministrazioni, responsabili di decisioni che vanno a influenzare la vita dei cittadini a livello locale. Così come per lo stipendio dei parlamentari, il compenso per le attività svolte deve però tenere conto dell’allocazione delle risorse pubbliche e delle responsabilità connesse al territorio.
Analizziamo dunque le cifre concrete e spieghiamo come si calcola la retribuzione di un consigliere comunale, il cui compenso lordo è poi assoggettato alla medesima tassazione con cui di norma si calcola lo stipendio netto.
Vediamo tutti le regole.
Come si calcolano i compensi dei consiglieri comunali
I consiglieri comunali non percepiscono uno stipendio ma indennità sotto forma di gettoni di presenza. Detto ciò, il compenso medio complessivo dipende da diversi fattori e varia in base alle dimensioni del Comune per il quale lavorano.
Compenso base
In linea di massima, si può dire che i consiglieri dei Comuni più piccoli percepiranno una retribuzione base inferiore rispetto a quelli dei Comuni di dimensioni maggiori.
Tenendo presente che le cifre possono variare notevolmente da Comune a Comune, possiamo affermare che in media la retribuzione base di un consigliere comunale in un piccolo Comune potrebbe aggirarsi intorno ai 500-800 euro lordi al mese, mentre in un Comune di dimensioni maggiori potrebbe essere nell’ordine dei 1000-1500 euro lordi mensili.
Indennità aggiuntive
A questa quota fissa si aggiungono poi diverse indennità legate alle responsabilità e alle funzioni svolte all’interno dell’assemblea comunale. Ad esempio, i consiglieri comunali che ricoprono ruoli di maggior rilievo, come quello di presidente del Consiglio Comunale o di presidente di Commissione, percepiscono indennità aggiuntive rispetto ai consiglieri con incarichi meno prestigiosi.
Le indennità aggiuntive per ruoli di maggior responsabilità, come presidente del Consiglio Comunale o presidente di Commissione, potrebbero variare da qualche centinaia a qualche migliaia di euro all’anno, a seconda del Comune e delle specifiche disposizioni locali.
Inoltre, le indennità sono solitamente differenziate in base alla partecipazione a sedute di Consiglio o di Commissione, alle eventuali commissioni straordinarie o ad altre attività svolte nell’ambito dell’attività istituzionale.
Limiti e incrementi della retribuzione
La legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) ha introdotto importanti modifiche riguardanti le indennità dei Sindaci e degli altri Amministratori comunali.
I commi da 583 a 587 hanno previsto un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario. Tale aumento è stato finanziato e proporzionato alla popolazione, e ha lo scopo di allineare le indennità dei Sindaci a quelle dei Presidenti delle Regioni, attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili.
Questo aumento, applicato alla fine del 2021, è stato concretizzato quando si stava considerando un alleggerimento delle responsabilità dei Sindaci, limitandole esclusivamente a quelle politiche. L’aumento delle indennità dei Sindaci ha avuto riflessi anche sulle indennità degli altri Amministratori. Le indennità di funzione di Vicesindaci, Assessori e Presidenti dei Consigli comunali sono infatti state adeguate alle indennità dei corrispondenti Sindaci, applicando le percentuali vigenti nei DD.MM. n. 119/2000 e 23 luglio 2020.
La normativa italiana prevede però anche dei limiti alla retribuzione dei consiglieri comunali, al fine di garantire equità e trasparenza e responsabilità nell’assegnazione delle retribuzioni per le cariche pubbliche a livello comunale.
In particolare, la legge di Bilancio 2022 ha stabilito un tetto massimo pari a un quarto dell’indennità del Sindaco, come previsto dall’articolo 82, comma 2, del TUEL.
A partire dal 2024, l’indennità di funzione dei Sindaci metropolitani e dei Sindaci dei comuni ubicati nelle Regioni a statuto ordinario viene parametrata al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle regioni, in base a percentuali che tengono conto della popolazione residente.
Queste percentuali variano a seconda della classe demografica di appartenenza del Comune. Ad esempio, i Sindaci metropolitani percepiranno il 100% del trattamento economico complessivo dei Presidenti delle regioni, mentre i Sindaci dei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti percepiranno il 16%.
Stipendi dei Consiglieri Comunali 2024
L’importo dei gettoni di presenza varia in base alla categoria demografica del Comune in cui operano i consiglieri comunali:
- Fino a 1.000 abitanti 17,04 euro;
- tra i 1.000 e i 10mila abitanti 18 euro;
- tra i 10mila e i 30mila abitanti 22,21 euro;
- tra i 30mila e i 250mila abitanti 36,15 euro;
- tra i 250mila e i 500mila abitanti 59,39 euro;
- oltre i 500mila abitanti 103,29 euro.
Dove guadagnano di più i consiglieri comunali
In grandi Comuni come Roma, Milano e Napoli il compenso base per un consigliere comunale potrebbe aggirarsi intorno ai 2000-2500 euro lordi al mese. Le indennità per ruoli di maggior responsabilità potrebbero essere significativamente più elevate, arrivando anche a diverse migliaia di euro all’anno.
Nei Comuni più piccoli (come Carsoli o Vasto in Abruzzo), il compenso base potrebbe essere nell’ordine dei 500-800 euro lordi al mese, o anche di 400-600 euro, come in alcuni piccoli comuni dell’Umbria (es. Castiglione del Lago) o della Campania (Es. Algerola).
Tabelle retributive per categoria di Comune
Ecco la tabella che riassume le retribuzioni massime mensili per i consiglieri comunali, considerando che possono percepire al massimo un quarto dell’importo percepito dal Sindaco:
Categoria di Comune | Indennità lorda massima dei consiglieri comunali |
---|---|
Città metropolitane | 3.450€ (41.400€ l’anno) |
Capoluogo di Regione e Capoluogo di Provincia | 2.760€ (33.120€ l’anno) |
Capoluogo di Provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti | 2.415€ (28.980€ l’anno) |
Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti | 1.552,50€ (18.630€ l’anno) |
Comune con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti | 1.207,50€ (14.490€ l’anno) |
Comune con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti | 1.035€ (12.420€ l’anno) |
Comune con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti | 1.000,50€ (12.006€ l’anno) |
Comune con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti | 759€ (9.108€ l’anno) |
Comune con popolazione fino a 3.000 abitanti | 552€ (6.624€ l’anno) |
Questi sono importi lordi, quindi per passare al netto bisogna quanto meno considerare la tassazione facendo il calcolo dell’ IRPEF dovuta.
Ricordando che nel 2024 le aliquote IRPEF sono diventate tre – fino a 28.000 euro 23%, da 28.001 a 50.000 euro 35% e oltre 50.000 43% – vediamo la tabella dei compensi netti annui dei consiglieri comunali.
Categoria di Comune | Indennità netta massima dei consiglieri comunali |
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Città metropolitane | 2.522€ (30.270€ l’anno) |
Capoluogo di Regione e Capoluogo di Provincia | 2.074€ (24.888€ l’anno) |
Capoluogo di Provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti | 1.850€ (22.197€ l’anno) |
Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti | 1.195€ (14.345€ l’anno) |
Comune con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti | 930€ (11.157€ l’anno) |
Comune con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti | 797€ (9.563€ l’anno) |
Comune con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti | 770,40€ (9.245€ l’anno) |
Comune con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti | 585€ (7.013€ l’anno) |
Comune con popolazione fino a 3.000 abitanti | 425€ (5.100,50€ l’anno) |
Benefit e rimborsi ai consiglieri comunali
Oltre alla retribuzione, i consiglieri comunali possono usufruire di benefit come l’accesso gratuito ai mezzi pubblici, buoni pasto, e rimborsi per spese di viaggio e rappresentanza. Tali vantaggi variano da Comune a Comune e sono disciplinati dal regolamento comunale.
Anche in questo caso, i benefit offerti ai consiglieri comunali possono variare in base alle dimensioni del Comune e alle risorse finanziarie disponibili. In generale, nei grandi Comuni, dove ci sono più risorse e l’attività istituzionale è più complessa e impegnativa, i consiglieri comunali potrebbero avere accesso a una gamma più ampia di benefit e rimborsi, come ad esempio buoni pasto più consistenti, maggiori rimborsi per le spese di viaggio e rappresentanza, nonché altri vantaggi come l’accesso a servizi aggiuntivi o agevolazioni per attività culturali o ricreative.
Nei piccoli Comuni, invece, dove le risorse finanziarie sono più limitate e l’attività istituzionale potrebbe essere meno intensa, i benefit potrebbero essere più essenziali e limitati alle necessità più immediate, come ad esempio rimborsi per le spese di viaggio essenziali per partecipare alle sedute del consiglio o per rappresentare il Comune in eventi ufficiali.
Come si diventa Consigliere comunale
Possono essere eletti consiglieri comunali gli elettori di un qualsiasi Comune della Repubblica che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età nel primo giorno fissato per la votazione, inclusi i cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea iscritti nelle apposite liste aggiunte.
Il mandato del consigliere comunale ha una durata di 5 anni, che coincide con quello del Sindaco. Esistono norme specifiche sull’incandidabilità e la decadenza applicabili a tutti gli appartenenti alle assemblee elettive.
Il numero di seggi del Consiglio comunale varia in base alla popolazione del comune, e gli stessi vengono attribuiti attraverso procedure specifiche. Ad esempio, nei comuni con meno di 15.000 abitanti, i seggi vengono assegnati principalmente alla lista del candidato sindaco vincente con un sistema maggioritario secco, mentre nei Comuni più grandi i seggi sono attribuiti con un sistema proporzionale corretto da un premio di maggioranza.
Il ruolo del Consigliere Comunale
La funzione del Consiglio comunale è quella di prendere atto del programma del Sindaco e indirizzare e controllare gli altri organi dell’ente per la corretta attuazione dello stesso. Durante le sedute ordinarie si discutono proposte di deliberazioni relative alle linee programmatiche dell’amministrazione, del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione.
Le sedute straordinarie del Consiglio possono essere aperte al pubblico o segrete a seconda della natura degli argomenti trattati, che potrebbero coinvolgere questioni sensibili legate alla sicurezza o alla riservatezza delle persone. Durante tali sedute, il voto può essere palese o segreto, a seconda delle circostanze.
Il Consiglio comunale è presieduto da un presidente eletto tra i consiglieri o dal sindaco, a seconda delle dimensioni del Comune. È composto da Commissioni consiliari e dai gruppi consiliari e relativi capigruppo.