La Corte Costituzionale ha annullato la norma retroattiva che escludeva dalla maggiorazione della retribuzione di anzianità i dipendenti statali relativamente al triennio 1991-1993, riservandola solo a coloro che avevano maturato i requisiti fino al 1990.
Nello specifico, la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale uno degli articoli della Legge 23 dicembre 2000 n. 388, che in via retroattiva era intervenuta operando l’esclusione delle maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità dei dipendenti pubblici per il triennio 1991-1993.
La sentenza della Consulta n. 4/2024, che è stata depositata l’11 gennaio 2024, ha dunque ampliato la platea dei beneficiari dell’indennità di anzianità (RIA) applicando il principio di irretroattività della legge e sottolineandone il fondamentale valore di civiltà giuridica, non solo in materia penale.
Come si legge nel comunicato della Consulta:
La sentenza ha innanzitutto chiarito che il controllo di costituzionalità delle leggi retroattive diviene “ancor più stringente” qualora l’intervento legislativo “incida su giudizi ancora in corso, specialmente nel caso in cui sia coinvolta nel processo un’amministrazione pubblica”.