Grazie alle risorse stanziate con la Manovra sarà possibile attuare il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici ancora in stand by. Per quanto riguarda la tornata dei CCNL 2019-2021, al momento manca da rinnovare solo quello dei dirigenti degli enti locali, in via di chiusura. E per la tornata riferita al 2022-2024 ci sono già le risorse per procedere.
Per i rinnovi 2019-2021 l’incremento medio è del 4%, per quelli del triennio successivo l’aumento al 6%».
Lo ha spiegato il Ministro della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo, sottolineando come gli aumenti medi attesi nel 2024 saranno compresi tra 170 e 190 euro.
Nelle buste paga del mese di dicembre, intanto, è previsto l’atteso anticipo per l’indennità di vacanza contrattuale per il comparto Stato, valido per tutto il 2024. Si tratta di una cifra che è pari all’indennità di vacanza contrattuale pagata nel 2023 moltiplicata per 6,7. L’importo totale corrisponde in media a 900 euro per ogni dipendente.
Relativamente alla direttiva sulle premialità dei dipendenti, invece, sarà introdotto il valore del merito della PA bloccando gli aumenti a pioggia. Obiettivo della misura, attuare una strategia di piena valorizzazione del merito osservando i modelli adottati nello scenario europeo e OCSE.
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La direttiva, nello specifico, prevede l’adozione di modalità di valutazione che vadano oltre la sola valutazione del superiore gerarchico e che coinvolgano una pluralità di soggetti.
Ogni amministrazione, quindi, deve fare in modo che tutto il personale, a partire dal livello dirigenziale, sia valutato anche con riferimento alla capacità di esercitare adeguatamente la propria “leadership”.