Lo stipendio dei parlamentari che siedono alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica è un tema complesso ma essenziale per comprendere come vengono usate le risorse pubbliche. Non tutti sanno infatti che Deputati e Senatori hanno diritto a indennità mensile, diaria, rimborso spese di mandato e altri rimborsi forfettari per spese telefoniche e di trasporto.
In questo articolo spieghiamo in dettaglio quanto guadagnano i nostri parlamentari, come funziona il calcolo delle loro indennità e di quali benefici godono.
Quanto guadagnano i parlamentari in Italia
Tutti i parlamentari sono dipendenti pubblici e dunque non possano guadagnare più di 240mila euro lordi l’anno. La loro retribuzione è prevista dall’articolo 69 della Costituzione e dal regolamento interno di ciascuna Camera.
Indennità parlamentare
Secondo l’articolo 1 della legge n. 1261 del 1965, gli Uffici di Presidenza delle Camere determinano l’indennità mensile. Tale somma non deve superare il dodicesimo del trattamento annuo lordo massimo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate.
L’importo netto dell‘indennità parlamentare è di 5.246,54 euro (12 mensilità), con deduzione delle addizionali IRPEF. L’importo netto mensile medio è di circa 5.000 euro, calcolati su un lordo di 10.435,00 euro. Per i parlamentari con un’altra attività lavorativa, l’importo netto ammonta a circa 4.750 euro (9.975,00 euro lordi).
Sul lordo si applicano ritenute previdenziali (pensione e assegno di fine mandato), assistenziali (assistenza sanitaria integrativa) e fiscali (IRPEF e addizionali).
=> CALCOLO STIPENDIO NETTO
Agli importi dell’indennità parlamentare mensile vanno aggiunti la diaria e gli altri rimborsi.
Diaria
Ai parlamentari viene erogata una diaria come rimborso delle spese di soggiorno a Roma, basandosi sulla legge n.1261 del 1965. Tale importo è stato oggetto di riduzione nel 2010. Oggi la sua misura mensile è di 3.503,11 euro.
Tale somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato dalle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni con il procedimento elettronico. La presenza viene segnata partecipando ad almeno il 30% delle votazioni effettuate nella giornata.
È prevista una ulteriore riduzione fino a 500 euro al mese in base al numero di assenze dalle sedute delle Giunte, delle Commissioni permanenti e speciali, del Comitato per la legislazione, delle Commissioni bicamerali e d’inchiesta, nonché delle delegazioni parlamentari presso le Assemblee internazionali.
Rimborso spese di mandato
I parlamentari hanno anche diritto a un rimborso spese per l’esercizio del mandato, stabilito in 3.690 euro fino al 31 dicembre 2024 (dopo la riduzione di 500 euro del luglio 2010). Tale rimborso è per metà forfetario e per metà va invece giustificato con spese come collaboratori, consulenze, convegni ed eventi.
Viaggi gratis, rimborso trasporti e telefono
Tra i vari benefit, i parlamentari hanno diritto a tessere per viaggi gratis su autostrade, ferrovie, traghetti e aerei in Italia. Inoltre, ricevono un rimborso spese trimestrale per i viaggi da casa all’aeroporto più vicino per un massimo di 3.323,70 euro se l’aeroporto è entro 100 km e 3.995,10 euro se è più lontano. Il rimborso per le spese telefoniche è stato ridotto da 3.098,74 a 1.200 euro all’anno dal 1° aprile 2014.
Indennità di ufficio
Per alcune cariche, ad esempio per i presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, oltre ai rimborsi precedentemente menzionati, sono previste anche delle indennità di ufficio: una parte aggiuntiva dello stipendio che viene riconosciuta in virtù del loro ruolo ricoperto.
Assegno di fine mandato
I parlamentari hanno diritto a un assegno di fine mandato, pari all’80% dell’indennità lorda moltiplicata per il numero degli anni di mandato effettivo o frazione superiore a sei mesi. Il parlamentare contribuisce mensilmente al proprio assegno di fine mandato con una quota della sua indennità lorda, pari a 784,14 euro, che viene versata in un fondo apposito.
In pensione a 65 anni con 5 di mandato
Per quanto riguarda la pensione, i parlamentari sono assoggettati d’ufficio al versamento di un contributo pari all’8,80% dell’indennità parlamentare lorda. I parlamentari che terminano il mandato, a prescindere dal momento in cui è iniziato, hanno diritto alla pensione una volta raggiunti i 65 anni di età e aver esercitato il mandato per 5 anni effettivi.
Inoltre, per ogni anno di mandato aggiuntivo, l’età richiesta per ottenere il diritto alla pensione diminuisce di un anno, fino ad un limite minimo di 60 anni.
Una profonda trasformazione del regime previdenziale dei deputati è stata effettuata nel 2011-2012, introducendo un calcolo contributivo della pensione.
Assistenza sanitaria integrativa
I deputati versano una quota mensile della loro indennità per l’assistenza sanitaria integrativa pari a 526,66 euro.
Tagli indennità e vitalizi
Nel 2006, l’indennità parlamentare è stata ridotta del 10%. Dal 2007 al 2013 è stato sospeso l’adeguamento retributivo. Nel periodo 2011-2013 sono state applicate ulteriori riduzioni per i parlamentari che ricevono un reddito da un’attività lavorativa uguale o superiore al 15% dell’indennità parlamentare.
Recentemente, infine, sono state prese ulteriori misure per aumentare la trasparenza e la responsabilità, come la cessazione dell’erogazione degli assegni vitalizi e delle pensioni per i deputati condannati per reati di particolare gravità.
Vediamo adesso a quanto ammontano gli stipendi dei parlamentari, in base al ruolo svolto.
Quanto guadagna un Deputato
Un Deputato della Camera guadagna in media 13.971,35 euro al mese, di cui 5.000 euro netti di indennità, 3.503,11 euro di diaria, 3.690 euro di rimborso per le spese di mandato, 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.
Quanto guadagna un Senatore
I Senatori guadagnano in media 14.634,89 euro al mese, di cui 5.304,89 euro netti di indennità, 3.500 euro di diaria, 4.180 euro di rimborso per le spese di mandato e 1.650 euro al mese di rimborsi forfettari per telefoni e trasporti.
Quanto guadagnano i presidenti di Camera e Senato
I presidenti di Camera e Senato sono i rappresentanti delle due assemblee parlamentari e hanno il compito di dirigere i lavori, garantire il rispetto del regolamento e rappresentare le Camere nei rapporti con le altre istituzioni. Il loro stipendio base è ovviamente più elevato rispetto ai membri ordinari: i presidenti di Camera e Senato hanno un compenso di circa 16.000 euro netti al mese, che comprende l’indennità parlamentare, la diaria, il rimborso per le spese di mandato, altri rimborsi forfettari e l’indennità di ufficio di 4.223 euro netti al mese.
Quanto guadagnano Commissioni e gruppi parlamentari
I membri delle Commissioni speciali o dei Gruppi parlamentari sono i parlamentari che fanno parte di organismi interni alle Camere, con funzioni di studio, controllo, consultazione o rappresentanza. Anche i membri delle Commissioni speciali o dei Gruppi parlamentari hanno un’indennità d’ufficio aggiuntiva, di importo più basso rispetto ai Presidenti di Camera e Senato.