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Concorsi pubblici e incarichi su inPA: come fare domanda

di Noemi Ricci

Pubblicato 17 Maggio 2023
Aggiornato 3 Gennaio 2024 08:00

Come lavorare nella Pubblica Amministrazione e partecipare ai concorsi pubblici: guida alla domanda tramite piattaforma InPA.

Per lavorare nella Pubblica Amministrazione è necessario passare per la strada dei bandi di reclutamento e dei concorsi pubblici. L’accesso alle selezioni, a livello locale e nazionale, avviene esclusivamente tramite Portale inPA (Portale Nazionale del reclutamento), obbligatorio per tutte le assunzioni a tempo indeterminato e determinato in tutte le PPAA.

Vediamo come fare domanda tramite il portale web ufficiale (www.inpa.gov.it).

Come consultare Avvisi e Bandi su inPA?

Dall’home page (inpa.gov.it) è possibile visionare gli ultimi Avvisi e Bandi pubblicati in ordine cronologico. Passando il mouse sulla cartina dell’Italia è possibile visualizzarli per ciascuna Regione. E’ anche possibile filtrare i risultati in base a:

  • parole chiave;
  • categoria (concorso, selezione professionisti ed esperti, concorsi DFP-Formez PA, Avvisi di mobilità);
  • stato (aperto, chiuso o in apertura);
  • settore;
  • periodo di pubblicazione;
  • salario proposto.

All’interno dell’area riservata del portale inPA, i bandi pubblicati sono presenti sotto la voce del menu in alto sinistra “Elenco concorsi” o il pulsante rapido nella dashboard “Concorsi”. Anche qui è possibile filtrare i risultati in base ai criteri sopra elencati.

InPA

Come fare domanda di concorso nella PA?

Tutte le PA, comprese Regioni ed Enti locali, hanno l’obbligo di pubblicare i bandi sulla piattaforma del reclutamento InPA, con lo scopo di velocizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico. Dal 2023 il Decreto-legge 36/2022 ha stabilito che InPA sostituirà la pubblicazione dei bandi per il pubblico impiego in Gazzetta Ufficiale:

La pubblicazione delle procedure di reclutamento nei siti istituzionali e sul Portale unico del reclutamento esonera le amministrazioni pubbliche, inclusi gli enti locali, dall’obbligo di pubblicazione delle selezioni pubbliche nella Gazzetta Ufficiale.

Anche per partecipare ai concorsi di selezione indetti dalle Pubbliche Amministrazioni nell’ambito del PNRR, i cittadini e i professionisti devono registrarsi a inPA. Accedendo all’area riservata del portale, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS, si hanno a disposizione varie funzioni, comprese quelle che consentono di gestire avvisi, bandi, candidature, ricerche, procedure concorsuali e selezione professionisti per il PNRR.

Come inviare una candidatura su inPA?

Dopo aver individuato il Bando d’interesse è possibile procedere alla candidatura accedendo alla propria area riservata, cliccando sul bottone “Presenta una domanda per questa procedura“. A questo punto basta seguire le indicazioni, compilando i moduli e allegando i documenti richiesti.

Sempre nell’area riservata, è possibile visualizzare in ogni momento le domande già inviate, dalla voce del menu “Le mie candidature” o quella nella dashboard “Candidature” e quindi “Inviate”, o “In Compilazione”, da aggiornare o completare.

Prima di inviare la domanda è sempre possibile verificare e modificare quanto inserito nella candidatura, nella sezione “Conferma e Invio“. Il sistema segnala i campi incompleti o non completati in maniera corretta e impedisce l’invio della candidatura nel caso in cui vengano riscontrare delle problematiche. È altresì possibile scaricare la domanda prima di inviarla.

Come indicare i requisiti?

Bisogna spuntare le caselle obbligatorie, contrassegnate dal simbolo asterisco (*) e scegliere l’ambito territoriale di preferenza.

Come allegare la documentazione?

Aderendo allo specifico Bando verranno indicati tutta la documentazione necessaria per la partecipazione al concorso pubblico, da allegare alla domanda. Da ricordare: la grandezza massima di ogni allegato deve essere di 20MB.

=> Come prepararsi per un concorso pubblico

Come inserire il Curriculum su InPA?

Per inserire il proprio Curriculum Vitae sul portale InPA basta cliccare sulla voce “Curriculum” e compilare le voci richieste:

  • nella sezione “Informazioni personali” devono essere inserite le informazioni previste dalla legge per i concorsi pubblici (cittadinanza, iscrizione liste elettorali, ecc.), eventuali invalidità, la posizione rispetto agli obblighi di leva;
  • eventuali “Titoli di preferenza” vanno inseriti nell’apposita sezione facoltativa;
  • “Titoli di studio e abilitazioni professionali” (diploma, lauree, master, dottorati, specializzazioni, iscrizioni albo) inserendole premendo il tasto “Inserisci nuovo titolo”. Per i titoli ottenuti all’estero è necessario spuntare e compilare i campi di riferimento (Ente, Data e Numero del provvedimento). Qualora non si possegga alcun titolo tra quelli menzionati, bisogna contrassegnare il quadratino posto in basso “Non posseggo titoli o abilitazioni di questo tipo”. Possibile inserire anche competenze acquisite e consolidate durante il percorso scolastico, universitario e/o accademico (es. programmazione del lavoro e gestione del team, tecniche e strumenti di gestione banche dati complesse, diritto commerciale, ecc);
  • “Esperienze lavorative presso la PA come dipendente” con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, o servizio civile/militare/forze armate, specificando con esattezza, oltre all’ente e all’indirizzo presso il quale si è prestato servizio, la “data di inizio/fine rapporto di lavoro”, la “categoria professionale di inquadramento” e “tipo orario” (tempo pieno o tempo parziale, con relativa percentuale). Per i servizi prestati all’estero, riconosciuti dalle autorità competenti italiane, è necessario contrassegnare la relativa casella. Possibile anche qui indicare eventuali competenze acquisite e consolidate durante l’esperienza professionale o dichiarare di non possedere requisiti di questo tipo;
  • “Altre esperienze lavorative presso la PA”, specificando l’ente, la qualifica e la tipologia di contratto;
  • “Esperienze lavorative presso privati”, ovvero presso Aziende Private con controllo pubblico, specificando l’ente, la qualifica e la tipologia di contratto e, possibilmente, la figura professionale relativa al proprio CCNL di riferimento;
  • “Altre esperienze lavorative”, specificando l’ente, la qualifica e la tipologia di contratto ed eventuali competenze acquisite o conseguite;
  • “Articoli e pubblicazioni”, inserendo tutte le specifiche inerenti ai lavori editi a stampa ed eventuali competenze acquisite o conseguite;
  • “Attività di Docenza presso PA” riguardanti sia i corsi universitari che i corsi di formazione professionale;
  • “Corsi, convegni e congressi”, indicato eventuali partecipazioni, specificando il ruolo svolto, la data inizio, l’Ente organizzatore, l’indirizzo, il titolo e la tipologia di corso;
  • “Altro”, dove inserire ogni eventuale altra esperienza non inclusa nelle sezioni precedenti (ad esempio: attività di volontariato, ecc);
  • “Competenze Linguistiche” per ciascuna area (comprensione, espressione orale e scrittura);
  • “Bilancio competenze”, dove vengono riepilogate tutte le competenze maturate e inserite nelle precedenti sezioni del CV ed è possibile inserire ulteriori, eventuali, competenze extracurriculari, non riconducibili alle esperienze indicate nelle sezioni precedenti (il menù a tendina propone dei suggerimenti).

Il sistema riconosce le eventuali sezioni incomplete e le segnala nella sezione di riepilogo. Qualora siano state completate tutte correttamente, appare la dicitura “Curriculum completato”. Una volta salvato il CV può essere scaricato come PDF.

Come aggiornare il CV su inPA?

Oltre ad accedere all’apposita voce “Curriculum” che può essere modificata a necessità, durante la compilazione della candidatura sarà possibile aggiornare le voci del CV, integrando le nuove informazioni (es. conseguimento di una nuova certificazione, titolo, etc…).

Come lavorare nella Pubblica Amministrazione?

Per lavorare nella Pubblica Amministrazione è obbligatorio partecipare ad un avviso pubblico di selezione, con bando di concorso finalizzato al reclutamento di nuovo personale. Tramite i titoli di accesso e le prove del concorso si valuta la competenza e l’esperienza necessarie per la posizione per la quale si concorre.

È possibile entrare nella PA senza concorso?

Sì, a determinate condizioni, in deroga a quanto previsto dalla Costituzione Italiana (articolo 97, comma 3). Secondo il  Testo unico del pubblico impiego (articolo 35, comma 1, del decreto legislativo 165/2001) in alcuni casi particolari non serve il concorso pubblico:

  • per invalidi con capacità lavorativa ridotta del 45%;
  • per incarichi temporanei (a tempo determinato, a progetto, consulenze);
  • per figli o coniugi di vittime del terrorismo, di militari delle Forze dell’Ordine deceduti in servizio, di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, di testimoni di giustizia.

Cosa serve per lavorare nella PA?

Nei bandi di concorso sono sempre indicati i requisiti richiesti dalla selezione. Di norma, oltre alle competenze legate al posto di lavoro messo a bando, come requisiti ulteriori si richiede la conoscenza di base della lingua inglese e di elementi di informatica ad uso pratico.

Le condizioni di accesso ai concorsi pubblici invece sono:

  • cittadinanza italiana o cittadinanza di uno degli stati membri dell’Unione Europea, o essere familiari di cittadini UE con cittadinanza di un paese extra UE, titolari del diritto di soggiorno in Italia, o titolari dello status di rifugiato, o della protezione sussidiaria, o ancora essere stranieri titolari di carta di soggiorno (permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo);
  • essere maggiorenni;
  • idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni proprie del posto da ricoprire (la PA può chiedere al vincitore di sottoporsi a una visita medica di controllo);
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, la costituzione del rapporto d’impiego con la Pubblica Amministrazione;
  • non aver subito condanne penali, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, ai sensi dell’art. 35 bis D.Lgs. 165/01;
  • essere in regola con gli obblighi di leva.

Si può partecipare a più concorsi?

Sì. È possibile candidarsi in più concorsi pubblici di interesse, se in possesso della professionalità e dei requisiti richiesti. Quello che non si può fare è ricoprire più incarichi. In caso di vincita in più concorsi, il candidato dovrà sceglierne uno.