ARAN e sindacati hanno sottoscritto in via definitiva il testo del CCNL per il Comparto autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo al triennio 2016-2018.
Siglato in ritardo rispetto a gennaio 2021, il nuovo contratto collettivo coinvolge tutto il personale non dirigente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato rientrante nel comparto autonomo di contrattazione collettiva.
Incrementi di stipendio
Il nuovo CCNL prevede diverse novità, tra cui il riconoscimento di nuovi aumenti retributivi. Il testo del nuvo contratto, infatti, in linea con le risorse previste per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego nel triennio 2016-2018, riconosce aumenti a regime del 3,48%, che corrispondono a circa 125 euro medi al mese per 13 mensilità e a cui vanno aggiunti gli arretrati dal 2016.
A decorrere dal 1° gennaio 2022 sono inoltre previsti due nuovi parametri retributivi F10, nell’ambito della categoria A e della categoria B, con i valori stipendiali indicati nell’allegata Tabella D.
Altre novità
Con il nuovo CCNL, inoltre, si introducono nuovi istituti, come la tutela delle donne vittime di violenza, le ferie e riposi solidali in favore dei lavoratori chiamati ad assistere figli minori bisognosi di cure. Viene anche definita la disciplina dei permessi per visite specialistiche e l’estensione delle misure a tutela dei dipendenti con gravi patologie che necessitano di terapie salvavita.
Altre novità, infine, riguardano la razionalizzazione e la semplificazione delle precedenti regole contrattuali, inerenti alla totale rivisitazione delle relazioni sindacali e della responsabilità disciplinare.