Il divieto di inviare la MAD (Messa a Disposizione) per i docenti inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze resta confermato per tutto l’anno scolastico 2022-2023. Il Ministero dell’Istruzione non prevede deroghe a questa disposizione, che rappresenta un limite per gli insegnanti alla ricerca di supplenze nella Scuola in tutta Italia.
Supplenze Scuola: le richieste dei sindacati
Stando a quanto reso noto della Gilda Insegnanti, infatti, nel corso dell’incontro tra il MIUR e il sindacato che si è tenuto lo scorso 5 ottobre, il Ministero ha confermato le attuali disposizioni per l’invio della Messa a Disposizione.
Quest’anno non è stato derogato il divieto di presentare MAD per i docenti già inseriti nelle GPS provinciali e in moltissime scuole, soprattutto nel Nord Italia ma non solo, si registrano enormi difficoltà nel reperimento dei supplenti.
La mancata deroga, venuta meno sia nel 2020-2021 sia nel 2021-2022, rischia di generare non poche criticità per quanto riguarda il reperimento di docenti in numerosi istituti scolastici della Penisola.
Messa a disposizione negata in GPS
Dietro la decisione del MIUR si cela l’inserimento del divieto di invio della MAD all’interno dell’Ordinanza ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, diversamente dagli anni precedenti durante i quali il limite era stato previsto nella nota sulle supplenze. Vuol dire che concedere una deroga diventa impossibile, senza una nuova ordinanza che modifichi quanto previsto da quella precedente.
La MAD è una domanda informale da inoltrare direttamente ai dirigenti scolastici proponendo la propria candidatura, per svolgere supplenze come personale educativo, ATA o docente, sui posti comuni e di sostegno.
In base alla Circolare MIUR del 29 luglio 2022, attuativa del Decreto Ministeriale 188/2022, per l’anno scolastico in corso la MAD può essere presentata solo da chi non è già inserito nelle altre graduatorie. Il problema, tuttavia, è che i numerosi errori emersi nel sistema informatizzato di assegnazione supplente sta ritardato di molto le convocazioni tramite GPS, lasciando posti vacanti in scuole dove mancano magari i candidati per le supplenze. Sono i casi in cui si ricorre alle MAD, da cui continuano a restare esclusi i docenti con i requisiti presenti in graduatoria, i quali non possono fare domanda diretta di supplenza ma devono aspettare una chiamata in base alla GPS.