Ai nastri di partenza l’Anagrafe dei dipendenti pubblico, una innovazione del settore pubblico prevista dal PNRR nell’ambito della riforma Brunetta.Il disco verde è arrivato dalla Conferenza Unificata delle Regioni, che ha dato parere favorevole al decreto attuativo.
L’obiettivo della piattaforma digitale è quelli di mappare le risorse umane e professionali presenti all’interno della PA, al fine di favorire i processi di sviluppo delle competenze e di reclutamento.
Istituito presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, il database si basa sull’utilizzo di dati già disponibili presso il sistema NoiPA, finalizzato a garantire il calcolo dei cedolini di circa 1,9 milioni di dipendenti pubblici. Per il resto del personale, invece, sarà l’INPS a fornire le informazioni trasmesse dalle singole amministrazioni per gli obblighi contributivi.
L’Anagrafe dei dipendenti pubblici precede la realizzazione del fascicolo elettronico del dipendente, che sarà integrato con le informazioni acquisite sul portale inPA raggruppando anche le informazioni relative al percorso professionale di ogni lavoratore pubblico.
I dati anagrafici dei dipendenti saranno validati dall’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), al fine di contenere i costi e i tempi di realizzazione del progetto.