Firmato il decreto ministeriale di proroga dell’Accordo quadro per l’anticipo del TFS-TFR (trattamento di fine servizio-trattamento di fine rapporto) scaduto il 30 giugno.
Si tratta di una misura pensata per i dipendenti pubblici, che vanno in pensione con le regole ordinarie oppure con una delle formule anticipate come Quota 100 e Quota 102, che di fatto allontanano ancora di più l’effettiva fruizione della propria liquidazione.
Grazie all’estensione del beneficio, potrà ancora essere richiesto, fino al 30 giugno 2024, una quota di anticipazione sulla propria liquidazione, fino a 45mila euro, rivolgendosi alle banche aderenti all’iniziativa, previa domanda tramite apposita procedura INPS, ai fini della verifica e della quantificazione del TFS/TFR maturato e del calcolo dell’anticipo che è possibile ottenere.
Una volta ottenuta la certificazione, si può presentare la domanda vera e propria alla banca, utilizzando il modulo nella sezione dedicata ai richiedenti, presente sulla piattaforma (https://lavoropubblico.gov.it/anticipo-tfs-tfr) messa a punto dal Dipartimento Funzione Pubblica con le informazioni, le istruzioni, i documenti necessari e le banche convenzionate.
Il tasso applicato al prestito garantito dalla liquidazione è determinato in base a quanto previsto dall’Accordo quadro, senza ulteriori commissioni o altri oneri.