La riforma del reclutamento scolastico attende l’approvazione della Camera per essere tradotta in legge. Con l’approvazione dell’ultimo maxi-emendamento vengono però introdotte diverse novità, tra cui anche quella sulla Carta del Docente, ossia il bonus da 500 euro dedicato alla formazione e all’aggiornamento professionale concesso ai docenti di ruolo, messo a rischio dalla riforma.
La bozza della riforma del reclutamento aveva messo nero su bianco il taglio del bonus per destinare i fondi al finanziamento delle attività di tutoraggio previste dal programma di formazione dei docenti. Il testo iniziale aveva dunque previsto lo stop del bonus, che tuttavia sembra essere stato salvato almeno fino al 2024. La Carta del Docente, dunque, potrebbe essere confermata per il prossimo anno scolastico nonostante l’iniziale ipotesi di blocco dell’erogazione.
Se il testo passato al Senato non sarà ulteriormente modificato, la Carta del Docente sarà operativa fino all’anno scolastico 2023/2024. Successivamente il taglio verrà scongiurato solo se il Governo reperirà le risorse nelle prossime edizioni della Legge di Bilancio:
Il Senato in sede di esame del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) impegna il Governo ad individuare differenti coperture per consentire l’integrale mantenimento della cosiddetta “carta del docente” a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025.