Negli uffici stampa che operano nei Comuni dovranno essere assunti obbligatoriamente giornalisti iscritti negli Albi, sia dei professionisti sia dei pubblicisti: lo prevede il nuovo protocollo d’intesa siglato tra Fnsi e Anci, accordo di durata triennale che prevede anche l’avvio di un percorso formativo di aggiornamento anche grazie a risorse comunitarie.
L’accordo, siglato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni italiani Antonio Decaro e dal segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana Raffaele Lorusso, stabilisce che i giornalisti attivi negli Enti locali siano inquadrati con il contratto della Pubblica Amministrazione come categoria D se laureati e come categoria C se non laureati.
L’accordo, inoltre, recepisce i dettagli dell’intesa sottoscritta fra ARAN, organizzazioni sindacali della PA e Fnsi, entrata in vigore ad aprile per garantire ai giornalisti l’autonomia professionale, riconoscendo la possibilità di accedere all’assistenza sanitaria della Casagit su base volontaria.
Il protocollo fra Anci e Fnsi costituisce un passo in avanti verso la completa regolamentazione dell’attività degli uffici stampa nei Comuni di tutte le dimensioni, basti pensare che attualmente negli uffici stampa pubblici lavorano circa 2500 giornalisti.
In un’epoca di affollamento informativo e di difficoltà nel distinguere tra notizie attendibili e no, è importante che la funzione di ufficio stampa venga affidata a ogni livello della pubblica amministrazione a giornalisti professionisti, qualificati e preparati – ha commentato Decaro.
Per una pubblica amministrazione locale l’interlocuzione costante con i mezzi d’informazione è la premessa ineludibile di un corretto e trasparente contatto con i cittadini.
Non è previsto il requisito dell’iscrizione nell’Albo, invece, per l’incarico di portavoce degli organi di vertice dell’Ente.