Il testo della riforma del reclutamento insegnanti pubblicato in Gazzetta Ufficiale contiene alcune novità anche per quanto riguarda le risorse destinate a finanziare la Carta del Docente, destinata a subire pesanti tagli a partire dai prossimi anni.
Come prevede il comma 9 dell’articolo 44 del decreto-legge, infatti, le risorse stanziate per coprire i costi della Carta del Docente saranno invece destinate a sostenere la nuova Scuola di Alta Formazione che svolgerà un ruolo fondamentale per garantire l’aggiornamento delle competenze dei docenti, permettendo loro di accedere al nuovo sistema di premialità.
Stando a quanto stabilito dal decreto, in particolare, per gli anni dal 2023 al 2026 la spesa di 2 milioni di euro annui relativa alla Scuola di Alta Formazione sarà recuperata attraverso i fondi del PNRR, tuttavia a decorrere dal 2027 sarà necessario intaccare la spesa destinata alla Carta del Docente, introdotta nel 2015 con la legge sulla Buona Scuola.
La Scuola di Alta Formazione sarà gestita da Invalsi e Indire in collaborazione con le Università italiane, si occuperà di gestire l’accreditamento degli Enti chiamati a erogare percorsi formativi certificati e garantirà quindi la formazione dei docenti secondo le nuove direttive previste dalla riforma. La formazione degli insegnanti sarà strutturata in percorsi triennali, sarà soggetta a valutazione e diventerà fondamentale anche per ottenere incentivi retributivi una tantum.