Prescrizione sospesa fino al 31 dicembre 2022 per le omissioni contributive (ai fini previdenziali e per i TFS/TFR) di periodi antecedenti il 31 dicembre 2017 a carico delle amministrazioni pubbliche, che possono mettersi in regola con i versamenti in favore di dipendenti e collaboratori in Gestione separata INPS entro tale data: lo prevede il nuovo Decreto Milleproroghe (articolo 9, comma 3, dl n. 228/2021).
Prescrizione contributi nella PA
La legge prevede che i contributi previdenziali e assistenziali vadano in prescrizione dopo 5 anni, anche nella PA (cfr.: Circolare INPS 169/2017) con una sanatoria estesa ai periodi di lavoro fino a 31 dicembre 2015.
Una prima proroga aveva esteso tale termine a fine 2021 ed una seconda aveva prorogato di un ulteriore anno la sospensione dei termini di prescrizione con la contestale possibilità di sanare le omissioni (articolo 11, co. 5 del dl n. 162/2019). Il nuovo Milleproroghe:
- estende la sanatoria ai mancati versamenti contributivi ricadenti in periodi fino al 31 dicembre 2017 (adeguando i termini di prescrizione al 1° gennaio 2023 a quella per contribuzione successiva);
- estende la tutela alla contribuzione dovuta per rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Dopo che i contributi cadono in prescrizione, invece, l’unico modo di recuperarli ai fini pensionistici è quello di ricorrere alla costituzione della rendita vitalizia.
Come mettersi in regola
Le Pubbliche Amministrazioni possono effettuare la regolarizzazione spontaneamente oppure su denuncia del prestatore d’opera. Sulle somme oggetto di regolarizzazioni non sono dovute sanzioni.