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Covid Scuola: nuove regole per quarantena e DAD

di Teresa Barone

12 Ottobre 2021 10:30

Allo studio nuove regole nazionali per gestire i contagi da Covid a Scuola: differenze in base al grado di istruzione, i vaccinati restano in classe.

Anticipazioni sulle nuove regole per gestire i contagi Covid in ambito scolastico: Istituto Superiore di Sanità e Ministeri della Salute e dell’Istruzione stanno per introdurre direttive valide su tutto il territorio nazionale per ridurre il periodo di DAD (Didattica a Distanza) in quarantena. Le regole cambieranno a seconda del grado di istruzione, prevedendo normative diverse per scuola primaria e secondaria oppure per asili e scuole dell’infanzia.

Scuola primaria e secondaria

Per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie, in presenza di un caso positivo tra gli studenti sarà necessario sottoporre al test tutti i compagni, i quali potranno rientrare in classe se l’esito sarà negativo. Qualora lo screening dovesse rivelare un secondo positivo, invece, l’iter da seguire sarà differenziato:

  • gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi potranno rientrare in presenza, seppure in sorveglianza con testing;
  • gli alunni non vaccinati andranno in quarantena.

In presenza di tre o più casi positivi, compreso il primo contagiato, la quarantena coinvolgerà l’intera classe. Lo stesso meccanismo di conteggio sarà previsto anche in caso di positività che riguarda un docente o un operatore scolastico.

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Asilo nido e scuola dell’infanzia

Per i bambini da 0 a 6 anni, invece, le regole da seguire saranno differenti: in presenza di un positivo tra gli alunni scatterà subito la quarantena di 10 giorni per tutti. Gli educatori e gli operatori resteranno a casa da 7 a 10 giorni, seguendo le istruzioni del Ministero della Salute. Il nuovo modus operandi, tuttavia, potrebbe generare criticità in merito al rispetto della privacy, come ha sottolineato la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi:

Il testo che abbiamo letto sulla nuova gestione delle quarantene nelle scuole, se confermato, introduce degli elementi di violazione della privacy da parte del dirigente o degli addetti al controllo negli istituti perché richiede una rilevazione del setting: non si può agire violando la privacy in merito alla vaccinazione.