Dipendenti pubblici in presenza: rientro a tappe, regole dal 15 ottobre

di Teresa Barone

Pubblicato 29 Settembre 2021
Aggiornato 2 Ottobre 2021 13:08

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Per il ritorno al lavoro in presenza nella Pubblica Amministrazione sarà replicato il “modello scuola”, con sistemi di controllo e distanziamento.

A partire dal 15 ottobre il lavoro in presenza tornerà a essere la modalità ordinaria nella Pubblica Amministrazione, come previsto dal Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. I dipendenti pubblici potranno ricominciare a svolgere le loro mansioni negli uffici, in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anti Covid-19.

Regole e modello operativo

Con il decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127, il Governo ha esteso a tutto il personale delle pubbliche amministrazioni l’obbligo di possedere e di esibire, per l’accesso al luogo di lavoro, la certificazione verde COVID-19, escludendo da tale obbligo i soli soggetti esentati dalla campagna vaccinale per motivi sanitari. a decorrere dal 15 ottobre 2021, la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni è soltanto quella svolta in presenza. Si torna, pertanto, al regime disciplinato dalla legge 22 maggio 2017, n. 81 (Legge Madia).

A fornire alcune anticipazioni in più sulle modalità di rientro è stato il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, sottolineando come il ruolo della PA sia fondamentale per 6milioni di italiani, tra cittadini e imprese: gli italiani hanno bisogno di una Pubblica Amministrazione che dia loro risposte, non hanno bisogno di leggere “chiuso per Smart Working”. Ma con le dovute eccezioni.

Terremo conto dei fragili, cioè di quella parte dei pubblici dipendenti che non possono vaccinarsi e che devono essere messe in sicurezza.

Per quanto concerne il Green Pass, il rientro in presenza e l’attivazione dello smart working, sono in programma specifiche tappe: le presenze nel pubblico impiego saranno  scaglionate nel corso del mese di ottobre, lasciando un margine decisionale alle singole PA:

Si parte il 15 tutti in presenza, poi l’organizzazione interna di ciascuna amministrazione e di ciascun ufficio deciderà complessivamente l’organizzazione, però entro ottobre tutti in prese per rispondere al meglio ai bisogni degli italiani.

Per evitare di concentrare l’accesso al luogo di lavoro nella stessa fascia oraria, sarà consentita una più ampia flessibilità degli orari di ingresso e di uscita.

Green Pass, accessi e controlli

Per quanto riguarda il modello operativo da seguire per agevolare il rientro in presenza, il Ministro fa riferimento a quanto stabilito per il mondo della Scuola:

ci saranno i sistemi di controllo e distanziamento, controllati e verificati con il CTS.

A tale propposito, saranno forniti strumenti per implementare le piattaforme digitali per la verifica del Green Pass con le istruzioni e le procedure per la gestione del personale.  In questo contesto, per fornire a tutte le pubbliche amministrazioni linee di condotta e strumenti tecnologici, i Ministri Brunetta e Speranza stanno elaborando le linee guida che saranno adottate dal Presidente del Consiglio dei Ministri ed emanate prima del  rientro dei dipendenti pubblici. In tale documento saranno indicati gli strumenti tecnologici necessari alla implementazione delle piattaforme digitali per la verifica del green pass e saranno fornite indicazioni procedurali per la gestione del personale, soprattutto in fase di prima attuazione dell’obbligo.

Smart working, POLA e CCNL

L’accesso alla modalità di lavoro avverrà unicamente previa stipula dell’accordo individuale e sarà subordinata alle seguenti condizioni:
  • non deve pregiudicare o ridurre la fruizione dei servizi a favore degli utenti;
  • l’amministrazione deve disporre di una piattaforma digitale o di un cloud o di strumenti tecnologici idonei a garantire la sicurezza delle comunicazioni tra lavoratore e amministrazione;
  • l’amministrazione deve prevedere un piano di smaltimento arretrati e fornire al personale i dispositivi necessari.

Queste modalità confluiranno nella sezione del Piano integrato della pubblica amministrazione (PIAO, introdotto dal decreto legge n. 80/2021) destinata ad assorbire i contenuti dei piani organizzativi del lavoro agile (POLA) dal 31 gennaio 2022. Questo quadro sarà completato dalla disciplina in materia di lavoro agile che ARAN e Sindacati stanno elaborando nell’ambito del nuovo contratto collettivo, con tutte le specifiche sulla definizione di lavoro agile; l’accesso; l’accordo individuale; le relazioni sindacali; le fasce di contattabilità e disconnessione; il trattamento economico.