Per le lavoratrici del comparto Scuola che si ritirano con la formula di pensione anticipata Opzione Donna, ma non soltanto, c’è una scadenza da segnare in calendario per chi lavora: quella per la domanda di cessazione dal servizio per dimissioni volontarie (o in alternativa, l’istanza di permanenza in servizio): in base alla bozza del DM del MIUR, si dovrebbe presentare, entro il 31 ottobre 2021 (e 28 febbraio 2022 per i dirigenti scolastici) ma i sindacati ne hanno chiesto il posticipo, in attesa di capire se ci saranno novità per quanto concerne la riforma pensioni 2022 allo studio del Governo, ed anche una eventuale conferma dell’estensione a nuove categorie della lista di lavori gravosi con diritto ad agevolazioni pensionistiche, nelle quali figurerebbero anche gli insegnanti della scuola primaria e i collaboratori scolastici.
Per presentare domanda di pensionamento, ricordiamo, il personale della Scuola può maturare i requisiti entro il 31 dicembre dell’anno scolastico successivo a quello di presentazione della domanda, dal momento che la decorrenza corrisponde con l’avvio dell’anno scolastico, a settembre.
Opzione Donna, Scuola e Riforma Pensioni 2022
Se ci fosse conferma, nuovi lavoratori entrerebbero di diritto (presentando anche gli altri requisiti del caso) tra i beneficiari dell’APE Sociale, andando in pensione quattro anni prima, a 63 anni di età se in possesso di 36 anni di contributi. Secondo Marcello Pacifico, presidente ANIEF:
anche per ringiovanire la categoria più vecchia al mondo, c’è l’impellenza di mandare in pensione chi lavora a scuola a 62 anni senza penalizzazioni, ecco perché l’APE Social va allargata a tutti i docenti e ATA.
Per quanto riguarda la Quota 100, invece, visto che è confermata la sua abolizione, potranno utilizzare questa modalità di pensionamento solo i docenti che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2021: 62 anni di età e 38 anni di contributi).
Pensioni Scuola 2022 con Opzione Donna & Co.
Tornando alla prossima scadenza, lo scorso anno le domande di cessazione per dimissioni volontarie dal servizio scolastico si dovevano presentare entro il 7 dicembre. Quest’anno la scadenza del 31 ottobre sembra troppo vicina per capire se ci sono spiragli di uscita anticipata per nuove lavoratrici, con Opzione Donna prorogata al 2022 oppure con APE Sociale potenziata. Intanto di conoscere le date ufficiali di fine 2021 (con l’emanazione del Decreto Ministeriale del MIUR e della relativa Circolare applicativa con le scadenze), è bene ricordare che sono diverse le istanze POLIS (applicazione POLIS – Istanze on line) da inoltrare, a seconda dei casi.
La prima istanza con la domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2020 (Opzione Donna); con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2022 (pensione di vecchiaia con il requisito ordinario oppure pensione anticipata a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini; cessazione anche senza diritto a pensione; cessazione per il personale già trattenuto in servizio negli anni precedenti). La seconda istanza con la domanda di cessazione e pensione Quota 100, con requisiti maturati entro il 31 dicembre 2021.
Il personale che sceglie l’APE Sociale e la pensione anticipata Precoci potranno, una volta ottenuta la certificazione INPS del diritto, presentare la domanda di cessazione dal servizio in formato cartaceo entro il 31 agosto 2022.
N.B. Come hanno rilevato i sindacati FLC CGIL, nella attuale bozza di Circolare attuativa e nell’allegata tabella riepilogativa, mancano i riferimenti ai requisiti per chi ha diritto alla pensione contributiva pura.