Nel Decreto Reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo, non ci sono solo le assunzioni nella Pubblica Amministrazione finalizzate alla gestione dei fondi del Recovery Plan: complessivamente sono previsti 24mila nuovi contratti a tempo determinato, della durata di 36 mesi ma prorogabili fino al 2026, anno entro il quale i progetti finanziati dal Next generation EU dovranno essere realizzati. Per gli assunti a termine della PA è prevista una sorta di corsia preferenziale anche nei futuri bandi di concorso a tempo indeterminato, riservando loro il 40% dei posti disponibili, per non sprecare le competenze acquisite lavorando sui progetti nel PNRR. Lo ha spiegato lo stesso Ministro Renato Brunetta.
La Pubblica Amministrazione deve trasformarsi nell’architrave della ripresa e fornire servizi pubblici di qualità ai cittadini e alle imprese. Un sistema pubblico efficiente è il miglior alleato di un sistema privato efficiente.
Selezioni sul modello LinkedIn
Per le selezioni di professionisti ed esperti iscritti agli Albi, si farà ricorso al nuovo portale unico del reclutamento: «il portale diventerà la norma attraverso la quale la PA sceglierà i volti della Repubblica: tutti quelli che serviranno per il PNRR per le prossime settimane e i prossimi mesi ma anche poi per il fisiologico turnover». Per quanto riguarda la scelta di assumere con contratto a termine, Brunetta ha affermato che l’idea è stata quella di rafforzare l’attuale dirigenza della PA con un mercato efficiente, non chiuso: «dovrà prevalere il merito. La remunerazione dovrà essere all’altezza del mercato».
Roadmap assunzioni PA per il PNRR
Tra le 24mila le assunzioni previste dal Decreto assunzioni per il Recovery Plan ci sono:
- 16.500 assunzioni per il Ministero della Giustizia, presso l’Ufficio per il processo, per il periodo 2021-2024, un primo contingente con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di due anni e nove mesi ed un altro con contratto di due anni;
- 5.410 assunzioni di personale amministrativo non dirigenziale sempre alla Giustizia per il periodo 2021-2026, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di trentasei mesi, con decorrenza non anteriore al 1° novembre 2021;
- 1.000 consulenze di esperti digitali per il supporto a Regioni ed enti locali per il PNRR;
- 500 assunti con profilo economico, giuridico, informatico, statistico-matematico o ingegneristico gestionale con concorso semplificato e contratti di durata anche superiore a trentasei mesi, ma sempre entro il 2026, da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1;
- 268 assunzioni sono previste per la transizione digitale e 67 all’AGID;
- potranno essere assunti fino ad altri ulteriori 300 candidati.
In più, per le attività di monitoraggio e rendicontazione, la Ragioneria generale dello Stato potrà avvalersi di alcuni esperti di comprovata qualificazione professionale, dotati di una laurea magistrale o specialistica e, in più, un dottorato di ricerca o un’esperienza di lavoro in enti internazionali o in organismi dell’UE, offrendo loro un importo massimo di euro 50mila euro lordi annui per singolo incarico, e complessivamente fino a massimo 250.000 euro per il 2021 e di 500.000 euro l’anno tra 2022 e 2026. Le Amministrazioni potranno fare altrettanto fino ad un massimo di 4 milioni per il 2021 e 8 milioni l’anno tra 2022 e 2026.
Contratti legati agli obiettivi
Essendo finalizzati ai progetti del Recovery Plan, i contratti potranno essere interrotti per mancato raggiungimento degli obiettivi annuali assegnato, per mezzo di una clausola che consente la risoluzione unilaterale del contratto da parte della PA in funzione dello stato di avanzamento dei progetti per i quali sono stati stipulati.