Come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, viene introdotto nei Comuni il livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale stabilendo precisi obiettivi da raggiungere per garantire prestazioni ottimali verso la comunità.
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La normativa, infatti, stabilisce la necessità di garantire un operatore ogni 5mila abitanti, oltre a un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4mila abitanti. Viene anche prevista la concessione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali (ATS), che sia proporzionale al numero di assistenti sociali impiegati in relazione alla popolazione residente.
Il contributo, quindi, prevede la concessione di 40mila euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato dall’ATS, ovvero dai Comuni che ne fanno parte, fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5mila. Un contributo di 20mila euro annui, invece, viene concesso per ogni assistente sociale assunto in numero eccedente il rapporto di 1 a 5mila abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 4mila.
Ciascun ATS è tenuto a inviare un prospetto riassuntivo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche per conto dei Comuni che ne fanno parte, entro il 28 febbraio 2021.