Sono online le linee guida per la redazione del POLA, il Piano Organizzativo del Lavoro Agile che, come annunciato dalla Ministra Fabiana Dadone, rappresenta uno strumento flessibile in mano alla dirigenza pubblica. Una sorta di cassetta degli attrezzi utile per organizzare e valutare il lavoro elle risorse umane in modo differente rispetto a prima, aprendosi con coraggio anche al giudizio dell’utenza.
=> Osservatorio del lavoro agile nella PA
Il documento intende fornire alcune indicazioni metodologiche per supportare le amministrazioni nel passaggio della modalità di lavoro agile dalla fase emergenziale a quella ordinaria.
È stata l’emergenza sanitaria, infatti, a costringere le PA a considerare il lavoro agile come una modalità ordinaria di svolgimento della prestazione professionale. Oggi si rende necessaria una revisione dei modelli organizzativi, basata sulla digitalizzazione ma anche sull’affermazione di una cultura incentrata sui risultati, in grado di generare autonomia e responsabilità nelle persone.
Il tema della misurazione e valutazione della performance assume quindi un ruolo strategico nell’implementazione del lavoro agile, mentre una posizione altrettanto fondamentale nella definizione dei contenuti del POLA è ricoperta dai dirigenti: sono loro i promotori dell’innovazione dei sistemi organizzativi, chiamati a modificare il loro stile manageriale e di leadership caratterizzato dalla capacità di lavorare e far lavorare gli altri per obiettivi, spostando l’attenzione dal controllo alla responsabilità per i risultati.
La PA – ha commentato la Ministra Dadone – è il più grande datore di lavoro d’Italia e sarà sempre più il pilastro per il rilancio del Paese, dunque dobbiamo via via sganciarla da modelli organizzativi rigidi che non hanno permesso alle grandi competenze che ci sono di sviluppare appieno le loro potenzialità. L’innovazione organizzativa dello smart working entrerà a regime e cambierà radicalmente la valutazione delle performance, consentendo di misurare cosa effettivamente si riesce a produrre per andare incontro a un mondo che cambia.