I docenti con contratto a tempo indeterminato e determinato che saranno ritenuti temporaneamente inidonei all’insegnamento, perché considerati fragili a causa di condizioni di salute particolari e patologie pregresse che possono avere decorso infausto in caso di contagio da Coronavirus, non potranno insegnare né in presenza né in modalità di didattica digitale a distanza (DAD) e dovranno quindi richiedere un periodo di malattia.
Lo specifica il Ministero dell’Istruzione con la nuova Circolare inviata ai dirigenti scolastici. Il documento mette in evidenza le indicazioni relative alle lavoratrici e ai lavoratori fragili tenendo conto delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Secondo la Circolare, la condizione di fragilità è da intendersi temporanea ed esclusivamente legata all’attuale situazione epidemiologica relativa al Covid-19, che deve essere individuata in quelle:
condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto e può evolversi sulla base di nuove conoscenze scientifiche sia di tipo epidemiologico sia di tipo clinico.
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Spetta al docente richiedere al dirigente scolastico di essere sottoposto a una visita per fornire al medico competente la documentazione relativa alle patologie pregresse, attendendo una valutazione che può essere di tre tipi:
- idoneità;
- idoneità con prescrizioni;
- inidoneità temporanea del lavoratore fragile in relazione al contagio.
Essere ritenuto temporaneamente inidoneo significa non poter svolgere alcuna attività lavorativa e usufruire dell’assenza per malattia. Tuttavia il docente può richiedere di essere utilizzato in altri compiti (solo in questo caso anche in modalità di lavoro agile, se ritenuto opportuno dal dirigente), ad esempio per il servizio di biblioteca e documentazione, per l’organizzazione di laboratori, per offrire supporto nell’utilizzo degli audiovisivi e delle nuove tecnologie informatiche.