PA: più pensionati che dipendenti

di Anna Fabi

8 Luglio 2020 07:00

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Entro il 2021 la Pubblica Amministrazione italiana avrà più pensionati che lavoratori in attività: l’indagine presentata al Forum PA 2020.

È stata presentata durante la prima giornata di Forum PA 2020 la ricerca FPA sul lavoro pubblico, indagine che restituisce la fotografia di una Pubblica Amministrazione anziana, in cui l’età media del personale è di 50,7 anni, con il 16,9% di dipendenti over 60 e solo il 2,9% under 30.

Stando ai dati, inoltre, entro il 2021 ci saranno più pensionati che dipendenti attivi nelle PA italiane: attualmente questi ultimi sono 3,2 milioni, mentre i primi sono 3milioni.

L’equilibrio tra ingressi e uscite, infatti, è ancora lontano nonostante lo sblocco del turnover e il numero dei pensionati è destinato a crescere: 540mila dipendenti hanno già compiuto 62 anni di età (il 16,9% del totale), mentre 198mila hanno maturato 38 anni di anzianità.

Grazie a Quota 100, inoltre, nel 2019 sono uscite anticipatamente dalla PA 90 mila persone e dal 2018 a oggi sono andati in pensione 300mila dipendenti pubblici, a fronte di circa 112mila nuove assunzioni e 1700 stabilizzazioni di precari.

Dal punto di vista formativo, 4 dipendenti pubblici su 10 hanno la laurea, tuttavia gli investimenti in formazione si sono quasi dimezzati in dieci anni, passando dai 262 milioni di euro del 2008 ai 154 milioni del 2018: in pratica 48 euro per dipendente.

L’indagine mette anche in evidenza le conseguenze del ricorso (forzato) allo Smart Working durante l’emergenza Covid-19 per la gran parte dei dipendenti pubblici, un’esperienza positiva che per 7 lavoratori su 10 ha assicurato la totale continuità al lavoro, mentre per il 41,3% ha perfino migliorato la produttività. Un altro lato positivo riguarda la notevole riduzione di sprechi, quantificabili in 135 milioni di ore di spostamenti in meno nei tre mesi di lockdown.

Il risparmio potrebbe arrivare fino a 128 milioni di ore di spostamenti, 121mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera, 384 milioni di euro di carburante e oltre 1 miliardo di km l’anno nel caso in cui si riuscisse a raggiungere l’obiettivo di almeno il 40% di dipendenti in smart working per 2-3 giorni alla settimana, come ambito dalla Ministra Fabiana Dadone.