Il concorso per l’assunzione di 32mila insegnanti precari si svolgerà dopo l’estate: questo è quanto è stato stabilito in seguito al vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, che ha portato all’accordo della maggioranza sul Decreto Scuola.
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Una selezione che prevede una prova scritta e non un test a crocette, come ipotizzato inizialmente. L’obiettivo dell’intesa, come ha sottolineato il Ministro Lucia Azzolina attraverso la sua pagina Facebook, è volto a ridurre il precariato per dare più stabilità alla scuola, promuovendo una modalità di assunzione che garantisca il merito. Il concorso, quindi, si conferma l’iter di reclutamento per i docenti, mentre la prova scritta rappresenta una garanzia di selezione meritocratica.
Per quanto riguarda l’organizzazione temporanea dell’insegnamento in attesa di espletare la prova, il Ministro Azzolina conferma che le supplenze saranno gestite attraverso le graduatorie provinciali che saranno aggiornate con le nuove modalità.
Occorre ora lavorare rapidamente, insieme al Parlamento, per tradurre la misura in una norma da introdurre nel decreto scuola, dimostrando che la maggioranza ha a cuore la qualità del sistema di istruzione e, di conseguenza, gli studenti, che ne sono i principali protagonisti. Stiamo rispondendo anche ad una precisa richiesta delle famiglie che vogliono, a ragione, certezze sulla qualità del nostro sistema di istruzione e sul suo futuro.
È sempre il Ministro dell’Istruzione a fornire numeri precisi riguardo il precariato nel comparto Scuola: sono 78 mila gli insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Fra gli aspiranti docenti, inoltre, figurano anche migliaia di giovani che attendono di iniziare l’insegnamento.