Le procedure dei concorsi pubblici subiranno semplificazioni burocratiche, in modo da velocizzare l’ingresso di nuove risorse nella Pubblica Amministrazione anche al fine di valorizzare le competenze trasversali e manageriali.
Lo ha annunciato la Ministra della Funzione Pubblica Fabiana Dadone, facendo riferimento alla norma contenuta nel decreto “Cura Italia“, che consente di semplificare e accelerare l’ingresso di nuove risorse nel pubblico impiego.
La misura sarà operativa in via sperimentale fino al 31 dicembre 2020, fermo restando la possibilità di subire conferme anche in futuro. Le singole amministrazioni potranno introdurre requisiti specifici per selezionare e scremare le presenze durante i test di accesso più rapidi, affinando la ricerca e la selezione basandosi su precise competenze e attitudini.
Le prove concorsuali sono al momento sospese per l’emergenza Coronavirus, ma questo non significa che le procedure di preparazione dei bandi e delle stesse prove non debbano andare avanti. Anzi, bisogna farsi trovare subito pronti per la ripartenza, più rapidi, agili e snelli di prima.
I futuri cambiamenti potranno essere attuati, attraverso strumenti informatici ad hoc, con l’eventuale supporto di società e professionalità che siano specializzate nel reclutamento del personale.