Il decreto Cura Italia approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo rappresenta un cambiamento importante per gli aspiranti medici: la normativa, infatti, rende la laurea in medicina e chirurgia definitivamente abilitante alla professione medica.
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I laureati in medicina non dovranno quindi attendere il superamento dell’Esame di Stato per essere abilitati allo svolgimento della professione, diventando immediatamente operativi su tutto il territorio nazionale per far fronte all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus.
Il decreto prevede precisamente che il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia abiliti all’esercizio della professione di medico chirurgo, previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto all’interno del corso di studi.
Questo significa liberare immediatamente sul Sistema Sanitario Nazionale l’energia di circa diecimila medici fondamentale per far fronte alla carenza che lamentava il nostro Paese – ha commentato il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi -. Cogliamo questo momento di difficoltà per adeguarci per sempre e con positività anche alle esigenze di una società che cambia.
Tra le misure stabilite per potenziare la capacità di intervento del Sistema Sanitario, della Protezione Civile e degli altri soggetti pubblici impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, inoltre, vengono individuate le coperture per le 20mila assunzioni già deliberate per il SSN.