Valutazione performance nella PA: si cambia

di Anna Fabi

8 Gennaio 2020 09:10

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Dal dipendente del mese al coinvolgimento dei cittadini nella valutazione di servizi: come cambia la misurazione delle performance dei dipendenti pubblici.

Innovare la Pubblica Amministrazione premiando il merito, accrescendo il senso di appartenenza dei dipendenti pubblici allo Stato e migliorando i servizi resi ai cittadini. Con questo obiettivo il Ministero della Funzione Pubblica ha pubblicato le nuove “Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale”, direttive che completano quelle emanate nel 2017 e che rappresentano uno strumento utile alle amministrazioni per misurare e valutare le performance individuali.

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Come sottolineato dal Ministro Fabiana Dadone, una valutazione obiettiva e trasparente aiuta ad allocare al meglio le risorse, ad affidare bene determinati incarichi, ad agire sui gap formativi per colmarli e favorire la produttività del lavoro.

Il traguardo finale è valorizzare il capitale umano, migliorare l’organizzazione delle strutture e dare così servizi più all’altezza dei bisogni dei cittadini. Ma è pur importante non puntare soltanto sul premio di carattere monetario. Anzi, spesso l’autostima e il senso di appartenenza del dipendente pubblico si rafforzano più con altre forme di riconoscimento.

Le linee guida, infatti, suggeriscono l’introduzione di forme di rewarding per chi ha contribuito in modo tangibile al miglioramento della performance dell’amministrazione: dalle attività di coaching e di mentoring individuale ai percorsi formativi di riconosciuta qualità, dai riconoscimenti a livello reputazionale all’interno dell’organizzazione destinati ai “best performer” (ad esempio individuando il “miglior dipendente del mese”) al riconoscimento del ruolo di formatori interni.

Il documento, infine, anticipa la possibile introduzione di nuovi metodi di valutazione che prevedono il coinvolgimento di soggetti valutatori aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal sistema gerarchico: la valutazione dal basso nella quale sono i collaboratori che esprimono un giudizio sul proprio superiore, la valutazione fra pari che coinvolge i colleghi, la valutazione da parte di stakeholder esterni come gli utenti di un servizio erogato dall’ufficio o un campione di cittadini opportunamente individuato.