Il Decreto Scuola pubblicato in Gazzetta Ufficiale non contiene le misure inizialmente garantite dal Governo e secondo gli accordi con il Ministro dell’Istruzione. Lo sottolineano i sindacati del settore, annunciando la mobilitazione generale per il prossimo 11 novembre, che prevede un’iniziativa nella Capitale e altri presìdi a livello locale.
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I sindacati si dichiarano insoddisfatti sul decreto, contestando diversi punti che riguardano la funzione DSGA, la mancanza di percorsi abilitanti e la norma sui diplomati magistrali. In particolare, il comunicato congiunto sottolinea che:
Che siano stati ammessi alla procedura riservata i docenti delle paritarie ai soli fini abilitanti rientra tra le nostre richieste, ma tale modalità non può essere disgiunta da un quadro generale di acquisizione delle abilitazioni per l’insegnamento. Oltretutto il confronto sulle abilitazioni è in stallo. E questo è inaccettabile in quanto concorso straordinario e abilitazioni devono procedere in parallelo: sono aspetti dell’intesa collegati tra loro che non possono essere scissi.
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Per i sindacati, inoltre, non è accettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto questo incarico nella scuola per almeno tre anni.
Una scelta politica inammissibile che non vogliamo pensare sia frutto di qualche improvviso cambio di opinione, magari con motivazioni tecnocratiche per fare venire meno la parola data e scritta. Aver depennato dal concorso riservato i facenti funzione di DSGA senza il titolo di studio previsto (laurea specifica) è fuori da ogni logica e non riconosce il lavoro del personale.
Sciopero 12 novembre ANIEF
Da segnalare anche lo sciopero MIUR del personale docente, ATA ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato, delle istituzioni scolastiche ed educative per l’intera giornata del 12 novembre 2019.
Motivo, le dichiarazioni del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri sui finanziamenti per la Scuola previsti in Legge di Bilancio 2020-2022, in particolare quelli destinati agli aumenti di stipendio (personale scuola, università, Afam e ricerca) e alle misure per i diplomati magistrali.
Durante l’iter parlamentare della manovra si procederà con le proposte di emendamento al Disegno di Legge.