Il numero dei dipendenti della Pubblica Amministrazione attivi in Italia in rapporto al totale degli occupati è inferiore rispetto alla maggioranza dei Paesi europei. Il valore, che espresso in percentuale corrisponde al 14%, è lontano rispetto al 29% della Svezia, al 28% della Danimarca e risulta inferiore anche al 225 della Francia.
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Secondo il Centro Studi ImpresaLavoro (su elaborazione dati Istat, Eurostat e Ministero dell’Economia e delle Finanze), inoltre, i 3 milioni e 219mila dipendenti pubblici italiani non sono distribuiti in modo omogeneo sul territorio nazionale: dal punto di vista regionale, è la Valle d’Aosta a vantare il primato per numero dei dipendenti pubblici rispetto agli occupati, seguita da Calabria e Sicilia.
In generale, le Regioni del Mezzogiorno occupano i gradini più alti della classifica nazionale, mentre in coda si collocano Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.
Prendendo in esame il numero dei dipendenti pubblici rispetto ai residenti, invece, sono le Regioni a Statuto Speciale a guidare la classifica: Valle d’Aosta (9,3% dei residenti), Trentino-Alto Adige (7,7%), Friuli Venezia-Giulia (6,8%) e Sardegna (6,6%). Al terzo posto si inserisce tuttavia il Lazio (6,9%), mentre tra gli ultimi posti figurano Lombardia (4,1%) e Veneto (4,6%).