In seguito all’introduzione della Quota 100 varata con la Legge di Bilancio 2019, la già evidente carenza di medici specialisti sia negli ospedali sia presso le strutture sanitarie locali è destinata ad ampliarsi notevolmente. A lanciare l’allarme è l’ultimo studio Anaao Assomed, indagine che fornisce una stima di quanto l’esodo dei medici dipendenti del SSN rischi di impattare sulla sanità nazionale, alla luce delle diverse specializzazioni e relativamente alle differenti realtà regionali.
=> Calendario decorrenza pensione per Quota 100 e pensione anticipata
In generale, si prevede un ammanco di circa 16700 medici. Le carenze più elevate riguardano Piemonte e Lombardia al Nord (2004 e 1921 medici), Toscana al Centro (1793 medici), Puglia, Calabria e Sicilia al Sud e Isole (1686, 1410 e 2251). Solo il Lazio, sebbene non in tutte le discipline, sarà in grado di soddisfare il disavanzo netto determinato dalla fuoriuscita di specialisti, velocizzata dall’entrata in vigore del decreto Quota 100.
Per quanto riguarda le specializzazioni, in tutte le regioni italiane si verificherà una carenza di medici anestesisti e rianimatori, chirurghi generali, internisti e cardiologi ma anche ginecologi, psichiatri e ortopedici. Sono la medicina d’emergenza urgenza e la pediatria, inoltre, a caratterizzarsi per un deficit ancora più evidente.
Secondo quanto emerso dallo studio, i fabbisogni di specialisti espressi dalle singole regioni ogni tre anni sono solitamente sottostimati rispetto al fabbisogno reale, tuttavia la proposta del regionalismo differenziato presentata da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna potrebbe acuire maggiormente le differenze tra le regioni nell’accesso alla formazione post-laurea e nella qualità dei servizi offerti.
L’analisi, sottolinea Anaao Assomed, dimostra come sia urgente affrontare il problema della carenza di specialisti, basti pensare che stando ai recenti dati Eurostat negli ospedali italiani nel 2016 operavano circa 213 medici ogni 100.000 abitanti, cifra che sale a 264 in Francia, in Germania 237 e in Spagna 227. La situazione nazionale rischia di passare a 181 medici ogni 100.000 abitanti entro il 2025.
Qui di seguito la tabella riassuntiva stilata da Anaao Assomed che mostra le carenze entro il 2025 delle principali specializzazioni suddivise per regione (le caselle in rosso rappresentano deficit superiori a 60 specialisti, quelle in grigio deficit uguali o inferiori a 60, quelle in verde surplus di specialisti):